Santa Caterina, vergine e martire, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica; il suo corpo è oggetto di venerazione nel monastero sul monte Sinai.
Di Caterina abbiamo pochissime notizie. Secondo la tradizione è stata una vergine e martire ad Alessandria.
Probabilmente è nata nel 287 d.C., mentre l’anno 305, è probabilmente quello della sua morte. Da alcuni testi redatti tra il VI e il X secolo, emerge un ritratto della santa con particolari fantasiosi.
Caterina è una bella diciottenne cristiana, figlia di nobili (forse una principessa) e vive ad Alessandria d’Egitto. Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato governatore di Egitto e Siria (che si proclamerà “Augusto”, cioè imperatore).
Per l’occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un atto obbligatorio per tutti i sudditi, e quindi anche per i cristiani, ancora perseguitati. Caterina si presenta a Massimino, invitandolo a riconoscere invece Gesù Cristo come redentore dell’umanità, e rifiutando il sacrificio. Massimino allora convoca un gruppo di intellettuali alessandrini, perché la convincano a venerare gli dèi. Ma è invece Caterina che convince loro a farsi cristiani.
Per questa conversione così pronta, Massimino li fa uccidere tutti, poi richiama Caterina e le propone addirittura il matrimonio. Nuovo rifiuto, sempre rifiuti, finché il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo.
Un nuovo miracolo salva la giovane che poi morirà decapitata. Gli angeli portano miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l’altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. Questo avviene il 24-25 novembre 305.
E alcuni studiosi ritengono che il racconto leggendario indichi, trasfigurandola, un’effettiva traslazione del corpo sul monte, avvenuta però in epoca successiva.
Successivamente le spoglie furono portate nel monastero a lei dedicato, sotto quel monte.
Nonostante la sua biografia è così poco attendibile, Caterina è stato oggetto di grande devozione, un culto diffuso anche fuori dall’Egitto. La sua festa annuale è vista principalmente come la festa dei giovani.
È la patrona di: oratori, notai, sarte, modiste, filatrici, studenti, filosofi, mugnai, ceramisti, cartai, carradori, balie, nutrici.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso)
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Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
Santa Caterina, che consacrasti a Gesù il tuo cuore nella verginità, ispira ai giovani il coraggio del dono totale di sé, per ritrovare in Dio la gioia vera.
Santa Caterina, che con la semplicità del Vangelo umiliasti la sapienza di questo mondo, aiutaci ad accogliere con docilità e a vivere con coerenza la verità che Gesù continua a comunicarci nella Chiesa.
Santa Caterina, che per la fedeltà a Gesù incontrasti la persecuzione e il martirio, fa’ che le nostre comunità siano sempre testimonianza credibile della carità di Cristo, per noi morto e risorto. Santa Caterina, che nell’angustia del carcere fosti visitata dal celeste Sposo, intercedi per coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, perché cerchino conforto solo nelle consolazioni divine.
Santa Caterina, il cui corpo fu portato dagli Angeli sulla santa montagna del Sinai, ottieni a noi, tuoi devoti, di entrare un giorno nella beatitudine del cielo. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure recita:
Sant’Alessandra oggi ti eleggo
a mia speciale patrona:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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