Madonna Nera di Czestochowa: storia e preghiera
La Vergine Nera di Czestochowa (nota anche come Madonna nera) è un’icona di tradizione medioevale bizantina della Madonna col Bambino. La tradizione vuole che sia stata dipinta da san Luca, che essendo contemporaneo alla Madonna ne avrebbe dipinto il vero volto.
Il culto
(Fonte santiebeati.it – Maria Di Lorenzo) L’icona della Madonna di Częstochowa (Madonna Nera) si trova nel santuario del monte Jasna Góra (Monte chiaro, luminoso), in Polonia.
La tradizione vuole che sia stata dipinta da san Luca e che, essendo contemporaneo alla Madonna, ne abbia dipinto il vero volto.
Secondo i critici d’arte il Quadro di Jasna Gòra sarebbe stato in origine un’icona bizantina, del genere “Odigitria” (“Colei che indica e guida lungo la strada”), databile tra il VI e il IX secolo.
Dipinta su una tavola di legno, raffigura il busto della Vergine con Gesù in braccio. Il volto di Maria domina tutto il quadro, con l’effetto che chi lo guarda si trova immerso nello sguardo di Maria. Anche il volto del Bambino è rivolto al pellegrino, ma non il suo sguardo, risulta in qualche modo fisso altrove.
Gesù, vestito di una tunica scarlatta, riposa sul braccio sinistro della Madre. La mano sinistra tiene il libro, la destra è sollevata in gesto di sovranità e benedizione. La mano destra della Madonna sembra indicare il Bambino.
Sulla fronte di Maria è raffigurata una stella a sei punte. Attorno ai volti della Madonna e di Gesù risaltano le aureole, la cui luminosità contrasta con l’incarnato dei loro visi.
Gli sfregi
La guancia destra della Madonna è segnata da due sfregi paralleli e da un terzo che li attraversa; il collo presenta altre sei scalfitture, due delle quali visibili, quattro appena percettibili. Questi segni sono presenti perchè nel 1430 alcuni seguaci dell’eretico Hus, durante le guerre degli Ussiti, attaccarono e predarono il convento.
Il quadro, strappato dall’altare e portato fuori dinanzi alla cappella, è stato tagliato con la sciabola in più parti e la sacra icona trapassata da una spada. Gravemente danneggiato, fu perciò trasferito nella sede municipale di Cracovia e sottoposto ad un intervento del tutto eccezionale per quei tempi, in cui l’arte del restauro era ancora agli inizi.
Ecco allora come si spiega che ancora oggi siano visibili nel quadro della Madonna Nera gli sfregi arrecati al volto della Santa Vergine.
Dopo la profanazione e il restauro, la fama del santuario crebbe enormemente e aumentarono i pellegrinaggi, a tal punto che la chiesa originaria si rivelò insufficiente a contenere il numero dei fedeli.
Per questo motivo, già nella seconda metà del secolo XV, accanto alla Cappella della Madonna, fu dato avvio alla costruzione di una chiesa gotica a tre ampie navate.
La devozione
È la patrona della Polonia. Nel 1717 il quadro miracoloso della Madonna di Jasna Góra fu incoronato col diadema papale e, a cominciare dal secolo scorso, numerose chiese a lei dedicate furono erette in tutto il mondo: attualmente se ne contano circa 350, di cui 300 soltanto nella Polonia.
La fama sempre crescente dell’immagine miracolosa della Madre di Dio fece sì che l’antico monastero diventasse nel corso degli anni meta costante di devoti pellegrinaggi.
Il culto della Madonna Nera di Czestochowa si è esteso così fino al continente americano, in Australia, in Africa e anche in Asia.
Fin dal medioevo da tutta la Polonia si svolge il Pellegrinaggio a piedi verso il Santuario di Częstochowa.
Si snoda da Giugno a Settembre, ma normalmente il periodo scelto è quello attorno a ferragosto. Il Pellegrinaggio a piedi dura diversi giorni ed i pellegrini percorrono anche centinaia di chilometri lungo oltre 50 percorsi da tutta la Polonia. Il più lungo dei quali è di 600 km.
Questo pellegrinaggio è stato fatto anche da Karol Wojtyła (Giovanni Paolo II) nel 1936 partendo da Cracovia. Il Santo Padre nutriva una forte devozione per questa Madonna.
Anche Benedetto XVI e Papa Francesco sono giunti qui come pellegrini.
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Preghiera alla Madonna Nera di Czestochowa
O Chiaromontana Madre della Chiesa, con i cori degli angeli e i nostri santi patroni, umilmente ci prostriamo di fronte al Tuo trono.
Da secoli Tu risplendi di miracoli e di grazie qui a Jasna Gòra, sede della Tua infinita misericordia.
Guarda i nostri cuori che ti presentano l’omaggio di venerazione e di amore.
Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; formaci veri apostoli di fede; rafforza il nostro amore verso la Chiesa.
Ottienici questa grazia che tanto desideriamo: (esporre la grazia)
O Madre dal volto sfregiato, nelle Tue mani pongo me stesso e tutti i miei cari.
In Te confido, sicuro della Tua intercessione presso il Tuo figlio, a gloria della Santissima Trinità.
(Recitare 3 Ave Maria)
Sotto la Tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio: guarda a noi che siamo nella necessità. Nostra Signora della Montagna Luminosa, prega per noi.