I 15 Giovedì di Santa Rita sono stati istituiti con l’approvazione della Chiesa, allo scopo di commemorare i 15 anni che Santa Rita portò sulla fronte la dolorosa ferita, arrecatale dalla spina, dono singolare del Crocifisso, sposo diretto della sua anima.
Papa Benedetto XV, con un Breve, dato il 14 gennaio 1919, concesse l’indulgenza plenaria per ogni volta a tutti i fedeli, che, confessati e comunicati, interverranno in qualsivoglia chiesa o oratorio, per 15 giovedì continui alle pie suppliche. Da tenersi pubblicamente con l’approvazione dell’ordinario, ed ivi pregheranno per la concordia tra i principi cristiani, per l’estirpazione delle eresie, per l’esaltazione di Santa Madre Chiesa.
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Inoltre, concesse l’indulgenza parziale per ogni volta ai fedeli che, col cuore almeno contrito interverranno alle dette preghiere per 15 giovedì continui. Sia l’indulgenza plenaria , che quella parziale sono applicabili a modo di suffragio alle anime del purgatorio.
Mio Dio, io credo fermissimamente di essere innanzi alla Tua divina presenza, circondato d’ogni parte dalla tua immensità: e con tutto lo spirito della fede profondamente Ti adoro. Ammiro la tua somma degnazione, per cui sostieni avanti a Te me, che sono una misera creatura. Ti chiedo umilmente perdono delle tante mie colpe, e Ti prego di assistermi con la Tua santa grazia, affinchè io possa far questo per Esercizio devotamente e meriti di essere esaudito al cospetto della Tua divina Maestà. Vergine santissima, Angeli e santi del Paradiso e Tu, mia protettrice S. Rita, ottenetemi da Dio quei lumi della mente e quegli affetti al cuore, che sono più necessari alla mia eterna salute. Così sia
La contemplazione dei dolori del Crocifisso e il desiderio ardente d’assaporare parte degli spasimi della passione, sono per Rita continuo stimolo e cura. Ai piedi di Gesù trafitto sulla croce, Ella lacrima e prega. Un giorno, mentre più fervidamente è assorta nella contemplazione della passione di Cristo, dalla corona di spine se ne stacca una e va a conficcarsi in fronte alla Santa, producendovi una piaga dolorosa, per la quale Rita si rende più simile e più strettamente unita al Crocifisso Signore. Innalza spesso il tuo pensiero alla passione di Cristo, impara, ad esempio di Rita che, per essere di Gesù Cristo, devi abbracciare con pazienza i dolori della vita, accettando con rassegnazione tutte le croci che il Signore si compiacerà mandarti. Ossequio. – Farai durante il giorno qualche mortificazione, rinnegando la tua volontà ed accettando dalle mani di Dio le contrarietà che ti occorreranno. Preghiera. – O amante appassionata del Crocifisso, invitta S. Rita, una parte almeno del tuo amore alla tribolazione ci sia trasfusa nel cuore. Fa che il nostro sguardo si apra a contemplare tutta la bellezza cristiana del dolore, che l’anima nostra ne sperimenti la dolcezza e la bontà. Noi sappiamo che il Cristo ha scelto volontariamente la Croce e le tribolazioni rigettando il gaudio e le gioie; questo dovrebbe farci più che persuasi che il vero bene non è nel sorriso, ma nel pianto, e che l’uomo deve soffrire, se vuol rendersi degno del suo Dio. Ma la nostra miseria e cecità è così grande che chiamiamo felici i fortunati del secolo e detestiamo le amarezze salubri del dolore. Deh! O nostra Protettrice, vieni Tu ad illuminarci col tuo esempio, affinchè aspiriamo ad unirci con Gesù, accettando con pazienza ogni dolore e avversità: e, benchè tanto lontani dalla perfezione, ottienici che ancora noi possiamo, guardando il Cielo dove ci aspetta la salute e da dove ci viene la forza, ripetere le sublimi parole di San Paolo:”Sono sovrabbondante di gaudio in ogni mia tribolazione”. Così sia.
Riflessione
. – Allorchè ti sembra di non essere ascoltata nelle tue preghiere, confida nel Signore e ripeti a S. Rita che vuoi imitarla.LEGGI ANCHE: Santa Rita convertì il marito violento, lo sapevi?
Orazione – O Dio, che ti degnasti di concedere a Santa Rita il gran dono di amare i nemici e di portare nel cuore i segni del tuo amore e sulla fronte i segni della tua passione, concedi a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di meditare i dolori della tua passione, così da conseguire il premio promesso ai miti e a quelli che piangono. Amen.
Padre, Ave, Gloria.
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