San Giacomo della Marca è stato un sacerdote appartenente all’Ordine dei Frati Minori Osservanti; è considerato il patrono dei bambini. Nella sua vita ha ricevuto per ben sei volte l’estrema unzione.
Domenico Gangala, questo il nome al secolo, nasce a Monteprandone (nelle Marche) il 1 Settembre 1393; poco sappiamo dei suoi primi anni di vita.
Compiuti gli studi liberali ad Ascoli, si laurea in Diritto a Perugia intorno al 1412.
Successivamente è a Bibbiena come giudice e poi come notaio nella segreteria comunale di Firenze. Entrato in amicizia con i francescani del luogo ha una profonda conversione interiore; lascia l’avvocatura ed entra nell’Ordine dei Frati Minori nel luglio del 1416. È stato allievo con Giovanni da Capestrano e con Bernardino da Siena.
Nel 1423 viene ordinato sacerdote.
Nel 1430 fondò, insieme allo stesso san Bernardino da Siena, il Santuario di Maria Santissima del Lattani a Roccamonfina.
Grazie al suo intervento in veste di pacificatore, le città di Fermo e Ascoli, eterne nemiche, stipularono una storica pace nel 1446 e poi nel 1463. A suggello di ciò nello stemma di ciascuna delle due città è rappresentato lo stemma dell’altra ex nemica.
È stato uno dei più grandi predicatori della Chiesa, le sue omelie erano potenti e facevano convertire anche i cuori delle persone più lontane dal Bene. È impiegato dal suo ordine nel contrasto dell’eresia bogomil in Bosnia e delle dottrine degli ussiti in Austria e Boemia. Su invito di papa Pio II partecipò al Concilio di Mantova del 1459, convocato per indire una crociata contro i Turchi.
Fonda alcuni conventi nell’Europa centrale, diffonde anche la devozione del nome di Gesù. Prende parte al Concilio di Firenze per la riunione fra la Chiesa latina e quelle orientali.
Pur immerso in tante fatiche, si prodigò a costruire basiliche, conventi, biblioteche, pozzi e cisterne pubbliche.
Diede statuti civili – lui frate – ad undici città mentre attendeva a fondare nuove confraternite – figurando come un precursore dell’associazionismo cattolico. Trova anche il tempo per scrivere 18 libri
, mostrandosi così di ingegno universale.Da malato, ha ricevuto sei volte l’Estrema Unzione, eppure ha resistito nella faticosa vita dei predicatori itineranti. Una cosa sola ha temuto nella sua esistenza, che il dolore fisico lo distraesse dalla preghiera.
Muore a Napoli il 28 novembre 1476; il suo corpo è stato sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli. Nel 2001 il corpo è stato traslato nel Santuario “Santa Maria delle Grazie”, da lui fondato nel 1449, a Monteprandone.
Papa Benedetto XIII lo ha proclamato santo il 10 dicembre 1726; è tra i patroni della città di Napoli, di Monteprandone e compatrono di Mantova. Viene invocato come protettore dei bambini.
(Fonte it.wikipedia.org)
Gemma lucente di povertà
Ardente rosa di carità
Martire di desiderio
Tempio ricolmo di purità
E specchio terso di castità
Tu delle Marche sei gloria
Onore dell’Ordine e della Chiesa
Dell’Evangelo predicatore
Dell’eresie distruttore
Fulgido esempio di santità
Giacomo Santo lassù nel cielo
Prega il Signore per noi. Amen.
Oppure:
San Giacomo oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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Signore Gesù,
tu hai voluto nascere bambino,
e hai invitato gli uomini
ad imitare le semplicità dei fanciulli.
Li amavi e li benedicevi
quando ti venivano presentati,
e hai detto:
“lasciate che i bambini vengano a me!”
Per i meriti
di San Giacomo della Marca,
che invochiamo
come loro speciale protettore,
difendi i nostri bambini.
Fa che crescano in salute
e nella tua grazia. Amen.
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