31 Luglio
Una Madonna che appare e scompare, ma che non perde il suo potere di donare grazie.
Tutto ebbe inizio per il voto di un crociato che con fede e un pugno di uomini, grazie all’aiuto della Madre di Dio, ebbe la meglio.
Nel 1099, durante la prima crociata, Géraud de Graves signore di Saint-Macaire, si stava dirigendo con circa 60 cavalieri verso Betlemme, quando si trovò improvvisamente di fronte un’esercito di circa 1500 soldati musulmani. Mentre i suoi uomini cominciarono a fuggire, de Graves pregò la Vergine, promettendo di costruire una cappella in suo onore, se avesse vinto la battaglia.
Ordinò ai suoi crociati riluttanti di affrontare i nemici mussulmani che li guardavano attoniti, ottenendo la meglio sul popolo della mezza luna. Tre anni più tardi de Graves tornò ad Aquitania con una statua della Vergine per sciogliere il suo votoe costruire una cappella in onore della “Madonna di San Luca” vicino al bosco che divenne poi il suo eremo fino al giorno della sua morte nel 1159.
Il nome Madonna di San Luca si può immaginare che sia nato in quanto si ritenesse la statua opera del santo apostolo, o comunque una copia di un suo lavoro acquisito proprio durante la crociata. Questa è la storia che i successivi proprietari si sono tramandata
Il santuario venne dato in gestione ai monaci di Grandmont. Nel 1185, un giovane nato cieco, guarisce miracolosamente. Da quel momento, la cappella diventa un importante luogo di pellegrinaggio e i monaci devono impegnarsi nella costruzione di una chiesa più grande e di un monastero.
Verso la fine del XIII° sec., durante la guerra dei cent’anni , la basilica fu saccheggiata dagli inglesi e la statua della Vergine viene rubata.
Un secolo più tardi, nel 1390, la contessa Isabelle de Foix che nella preghiera aveva chiesto un segno che le indicasse dove costruire la chiesa in ringraziamento per i suoi figli, vide il suo mulo inciampare su di una pietra. Proprio in quel punto scoprì che vi era nascosta una statua della Vergine con il Bambino. Si pensò subito alla Statua della Madonna di San Luca, nascosta perchè non fosse distrutta dagli inglesi nel 1295. La nuova statua fu poi ricollocata in una cappella, e pellegrini accorsero di nuovo.
Nel 1558, le guerre di religione infuriavano e la cappella fu di nuovo saccheggiata e incendiata. La statua però, venne recuperata intatta e gli abitanti di Verdelais decisero di nasconderla per proteggerla, in un tronco d’albero, dove sarà poi ritrovata nel 1605.
Dopo il ritorno della monarchia, i Padri Maristi ricostruirono la chiesa, che fu riconsacrata 31 Luglio 1824, giorno in cui si ricorda la Natività della Santa Vergine. Il 2 giugno 1856, la statua fu solennemente incoronata. Il 1 ° febbraio 1924, il Papa la elevò a Basilica Minore
, festeggiandola grandiosamente il 31 luglio dello stesso anno.La statua è stato datata intorno al 1300, così mentre può ben essere quella scoperta dalla contessa de Foix, non poteva comunque essere quella proveniente dalla Terra Santa nel 1102 e che aveva operato il miracolo di guarigione nel 1185. L’originale fu probabilmente distrutta insieme al monastero nel 1270.
Un pellegrinaggio annuale alla Madonna di Verdelais si svolge ogni anno la seconda Domenica dopo Pasqua.
La basilica di Verdelais, ospita anche un grande numero di ex-voto come ringraziamento dei miracoli operati, oltre a vetrate che illustrano scene storiche del santuario. All’esterno il campanile è sovrastato da una grande statua della Madonna, in rame dorato!
A Verdelais, si può anche visitare il Museo di Arte religiosa, che si trova nell’antico convento dei Celestini,dove sono esposti degli ex-voto dipinti dedicati a Notre-Dame de Verdelais, modellini di barche, mantelli della Madonna con bambino, oltre ad oreficeria sacra e paramenti religiosi. Nel cimitero di Verdelais, a due passi dalla basilica, si trova la tomba del famoso pittore Henri de Toulouse-Lautrec.
“Che sarebbe ora di me, se Tu, o Madre, non mi avessi chiamato e impetrato tante misericordie? Se dunque Tu mi hai tanto amato, quando io non ti amavo, quanto piu’ debbo sperare dalla tua bonta’ ora che ti amo? Io ti amo, o Madre mia, e vorrei un cuore che ti amasse per tutti quelli che non ti amano. Vorrei una lingua che valesse a lodarti per mille lingue, per far conoscere a tutti la tua grandezza, la tua misericordia, e l’ amore con cui ami coloro che ti amano. Se avessi ricchezze vorrei tutte impiegarle in tuo onore. Se avessi sudditi vorrei renderli tutti tuoi amanti. Vorrei infine, per Te e per la tua gloria, spender anche la vita stessa se bisognasse. Ti amo dunque, o Madre mia, ma nello stesso tempo temo che io non ti ami: poiche’ sento dire che l’ amore fa simili gli amanti alle persone amate. Dunque s’ io mi vedo a Te si’ dissomigliante, e’ segno che non ti amo. Tu cosi’ pura, io cosi’ sozzo! Tu cosi’ umile, io cosi’ superbo! Tu cosi’ santa, io cosi’ iniquo! Ma questo e’ quello ch’ hai da far Tu, o Maria: poiche’ mi ami, rendimi simile a Te. Tu gia’ hai tutta la potenza di mutare i cuori; prenditi dunque il mio e mutalo. Fa’ vedere al mondo quel che puoi a favor di coloro che Tu ami. Fammi santo, fammi degno tuo figlio”. Amen. Ave Maria!
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