“Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Benedetto sia il nome del Signore… Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?… Non ha forse un duro lavoro l’uomo sulla terra… Beato l’uomo che Dio corregge… poiché egli ferisce ma le sue mani guariscono” (Gb 1,21. 2,10. 7,1. 5,17).
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Enrico Galgani e Aurelia Landi, i genitori di santa Gemma, avevano unito i loro destini e le loro vite il 25 maggio 1868. Costituirono un matrimonio credente e felice dal quale nacquero otto figli. Gemma fu il quarto virgulto. Dopo non molto che era nata la bimba, fanno trasloco a Lucca, in cerca di possibilità di una migliore formazione per i figli. Preoccupazione fondamentale dei Galgani è la formazione cristiana dei figlioli.
Ma non si attarda il dolore nel bussare alle porte di quella famiglia. Con le malattie si accumulano i debiti. Il negozio, la farmacia, va in fallimento. La signora Aurelia muore il 17 settembre 1886, dopo aver sopportato per cinque anni una grave affezione polmonare. Nel 1894 muore Gino, il fratello preferito di Gemma, all’età di 18 anni. “Durante la sua malattia non voleva che io mi staccassi da lui”, scrive. Gemma, ancora così bambina, pronuncia sempre il suo sì incondizionato a Gesù. L’11 novembre 1897 muore Enrico, il babbo, di un tumore alla gola. “Vedere il babbo così rassegnato a morire mi diede una forza sì grande che sopportai quella disgrazia con abbastanza serenità”.
I creditori si precipitarono sulla casa dei Galgani, impadronendosi persino delle ultime masserizie. Gemma, tremando ancora davanti al ricordo di quella scena disumana, farà più tardi questa confidenza: “Arrivarono persino a estrarmi dalle tasche le cinque o sei monete, appena qualche soldo, che io portavo con me”.
Gemma è sola nella vita. Spogliata dei sui affetti più cari. Totalmente sola, distaccata da tutto, ma nelle braccia del Signore, il quale, ancora bambina, è già abituata a contemplare sulla Croce e a chiamarlo con amore e fiducia Padre.
I problemi di una famiglia non poterono nemmeno scivolare senza lasciare un’impronta profonda nell’anima di Gemma.
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SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Prima o poi arrivano i problemi; anche le famiglie soffrono. Con divina sapienza ce l’ha detto già Gesù: “Chi non porta la sua croce ogni giorno dietro di me non è degno di essere mio discepolo”.
• È normale che in una famiglia sorgano delle difficoltà di ogni sorta. L’unione familiare, l’unità nei momenti difficili è garanzia di successo davanti a qualunque difficoltà.
• I bambini colgono e vivono, come ha fatto santa Gemma, i problemi che li circondano. I dolori fisici e i problemi morali. È necessario attorno ai bambini un clima e un ambiente sano e prepararli per affrontare dopo con senso cristiano il dolore e le difficoltà della vita.
PREGHIERA DEI FEDELI
I genitori di santa Gemma affrontarono con fede di veri credenti perfino i problemi più gravi: il fallimento economico, la malattia e la morte. Perché confidiamo sempre, in mezzo a qualsiasi difficoltà, nella promessa di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma rimase sola nella vita, essendo ancora molto piccola. Per i bambini che sono soli, per gli orfani, per i bambini abbandonati dai genitori, per coloro che vivono affettivamente soli, pur vivendo nelle loro case. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
I genitori di santa Gemma insegnarono ai loro figli a ricorrere al Signore con amore e fiducia in qualunque difficoltà. Perché i genitori e maestri insegnino sempre ai bambini a credere e confidare sempre nel Signore. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Signore, tu hai vissuto sin da bambino una vita come la nostra,
nella abnegazione e nella povertà, nella semplicità di Nazaret. Quando sei arrivato nella nostra terra non hai avuto un luogo adeguato dove nascere e ti hanno dato soltanto una croce dove morire. Santa Gemma, che tu hai scelto per riprodurre la tua vita e per dare al mondo una straordinaria testimonianza, ti offri con amore sincero il dolore che ebbe a soffrire sin dall’infanzia.
Fa che io sappia offrirti generosamente ogni sorta di difficoltà che possa sopraggiungere a me o ai miei.
Che io sappia insegnar loro a fidarsi sempre di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
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