Sant’Edoardo è il patrono dei re, dei matrimoni difficili, degli sposi separati e, dal regno di Enrico II fino al 1348, è stato considerato anche il santo patrono dell’Inghilterra. In seguito è rimasto il patrono della famiglia reale.
Nasce verso il 1002 a Islip; era figlio del terzo matrimonio del re anglosassone Etelredo con la principessa Emma di Normandia. Quando nel 1015 il re danese Canuto invase l’Inghilterra, la madre Emma partì subito in esilio con Edoardo e suo fratello Alfredo verso la Normandia, dove svilupparono grande familiarità con i normanni e i loro leader. Si dice che Edoardo avesse sviluppato una forte fede nei 25 anni che trascorse in esilio in Normandia.
Emma, poco dopo la morte del marito, tornò in Inghilterra, sposando in seguito Canuto, durante il governo danese in Inghilterra. Dopo la morte di Canuto e dei suoi figli, il diritto anglosassone e la nobiltà ecclesiastica invitarono Edoardo, figlio di Emma, a tornare in Inghilterra. Era il 1041.
Edoardo salì al trono, e le cronache indicano la grande popolarità che aveva al momento della sua salita al trono: «prima che Canuto fosse sepolto, tutta la gente scelse Edoardo come re a Londra».
Edoardo venne incoronato nella cattedrale di Winchester, il 3 aprile 1043.
Nel 1045 Sant’Edoardo si unì in matrimonio con Edith, la figlia del conte Godwin; la tradizione dice che Edoardo e la moglie erano persone così ascetiche e dedite a Dio che decisero di vivere insieme come fratello e sorella, per poter così raggiungere la santità. Sant’Edoardo conservò quindi la sua castità. Ebbe dei modi d’agire che lo resero estremamente popolare tra i sudditi e lo trasformarono in un modello per i futuri re.
La prima cosa che fece assumendo il suo incarico fu sopprimere l’imposta di guerra, che rovinava molta gente. Durante il suo lungo regno cercò di vivere nell’armonia più completa con le Camere legislative (che divise in due: Camera di Lord e Camera dei Comuni). Si preoccupò sempre di far sì che gran parte delle imposte che venivano raccolte fosse ripartita tra i più bisognosi.
Quando Edoardo era in esilio in Normandia, promise a Dio che se fosse riuscito a tornare in Inghilterra si sarebbe recato in pellegrinaggio a Roma per offrire una donazione al papa.
Quando divenne re, raccontò ai suoi collaboratori il giuramento che aveva fatto, ma questi gli dissero: “Il regno è in pace perché tutti vi obbediscono volentieri, ma se compirete un viaggio così lungo scoppierà la guerra civile e il Paese andrà in rovina”.
Sant’Edoardo decise allora di inviare alcuni ambasciatori a consultare papa San Leone IX, che gli mandò a dire che gli permetteva di cambiare la sua promessa con un’altra: dare ai poveri quello che avrebbe speso per il viaggio e costruire un convento per i religiosi.
Ed il re lo fece subito: ripartì tra i poveri tutto quello che aveva risparmiato per compiere il viaggio, e vendendo varie delle sue proprietà costruì un convento per 70 monaci, la famosa Abbazia di Westminster (nome che significa monastero d’Occidente: West = Ovest o Occidente e Minster = monastero).
L’inaugurazione solenne del famoso coro del Monastero di Westminster ebbe luogo il 28 dicembre 1065, ma il re era già gravemente malato non poté assistere alla cerimonia.
È nella cattedrale che si trova in questo luogo che vengono sepolti i re d’Inghilterra.
Morì a Londra il 5 Gennaio 1066. Alla morte non aveva figli, e la lotta per la successione diede origine all’invasione normanna dell’ottobre 1066 e alla battaglia di Hastings.
La sua tomba divenne subito meta di pellegrinaggi. Nel 1102 il suo corpo venne trovato incorrotto, e il 17 febbraio 1161 papa Alessandro III lo proclamò santo.
I resti del re santo vennero trasferiti nell’Abbazia di Westminster (luogo di incoronazione e di sepoltura di re e regine di Inghilterra) con una cerimonia solenne officiata dall’arcivescovo San Tommaso Becket nel 1163.
È considerato il santo patrono dei re, dei matrimoni difficili e dei coniugi separati.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Roberta Scimplicotti)
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Glorioso Sant’Edoardo oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
Signore, sii presente nella nostra casa e in ogni famiglia.
Aiuta e conforta tutte le famiglie che sono nella prova e nel dolore.
Guarda o Padre, la nostra famiglia, che fiduciosamente aspetta da te il pane quotidiano.
Rasserena la nostra vita, fortifica i nostri corpi, perché possiamo corrispondere più facilmente alla tua grazia divina e sentire su di noi il tuo amore paterno.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
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