Categorie: Verbum Domini

Oggi per questa casa è venuta la salvezza

RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MARTEDI’ –  Sempre il Signore invita l’uomo perché lo cerchi. È un invito pressante che Dio rivolge alla creatura fatta da Lui a sua immagine e somiglianza. Il Signore stesso mai smette di andare lui personalmente a cercare l’uomo per offrirgli il suo perdono e la sua vita eterna. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca, voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto (Sal 105 (104) 1-6).

Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti. Guardate ad Abramo, vostro padre, a Sara che vi ha partorito; poiché io chiamai lui solo, lo benedissi e lo moltiplicai. Davvero il Signore ha pietà di Sion, ha pietà di tutte le sue rovine, rende il suo deserto come l’Eden, la sua steppa come il giardino del Signore. Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e melodie di canto! (Is 51,1-3).

Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (Is 55,6-9)

Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele: «Cercate me e vivrete! Non cercate Betel, non andate a Gàlgala, non passate a Bersabea, perché Gàlgala andrà certo in esilio e Betel sarà ridotta al nulla». Cercate il Signore e vivrete, altrimenti egli, come un fuoco, brucerà la casa di Giuseppe, la divorerà e nessuno spegnerà Betel! Essi trasformano il diritto in assenzio e gettano a terra la giustizia. Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione, cambia il buio in chiarore del mattino e il giorno nell’oscurità della notte, colui che chiama a raccolta le acque del mare e le riversa sulla terra, Signore è il suo nome. Egli fa cadere la rovina sull’uomo potente e fa giungere la devastazione sulle fortezze (Am 5,4-9).

Radunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, prima che esca il decreto, prima che passi il giorno come pula, prima che piombi su di voi l’ira furiosa del Signore, prima che piombi su di voi il giorno dell’ira del Signore. Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore (Sof 2,1-3).

Impedire ad un solo uomo di cercare il suo Dio e il Signore, nel quale è la sua vera salvezza, è opera abominevole, azione disumana, gravissimo peccato contro la verità di Dio e dell’uomo. Di questo peccato si macchiavano i farisei al tempo di Gesù.

Gesù è libero dal peccato dei farisei. Non si lascia condizionare da essi. Cammina per la sua strada. Lui è il vero cercatore dell’uomo e non può peccare di omissione sol perché uomini cattivi e malvagi, nemici dell’umanità, criticano, accusano, mormorano, condannano. La conversione di un cuore – e Zaccheo attesta di essersi veramente convertito, lo attestano le sue opere – vale anche la morte in croce. Una critica insensata, stolta, frutto del peccato del cuore, può impedire la salvezza di molti cuori.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, rendeteci puri nelle parole

(Movimento Apostolico – rito romano)

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