Sarà la Celebrazione penitenziale presieduta da Papa Francesco a dare il via all’iniziativa “24 ore per il Signore”, nata a Roma 5 anni fa, che si è rapidamente diffusa nei cinque Continenti. Anche quest’anno, dunque, in ogni Diocesi almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive in modo da offrire a tutti la possibilità della preghiera di adorazione e di confessarsi. Filo conduttore saranno le parole del Salmo 103, “Presso di te è il perdono”.
Un’occasione per incontrare il Signore nel confessionale, ma allo stesso tempo un’opportunità per esprimere la propria comunione con Papa Francesco. L’arcivescovo José Octavio Ruiz Arenas, segretario del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presenta così la Liturgia penitenziale presieduta dal Papa domani, venerdì 9 marzo nella Basilica Vaticana che darà il via alla quinta edizione dell’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore”. “E’ un momento in cui Francesco ci ricorda direttamente l’importanza del sacramento della Riconciliazione – ricorda il presule – confessando, ma anche accostandosi lui stesso al confessionale per ricevere l’assoluzione”. Come nelle scorse edizioni, in tutte le diocesi del mondo, almeno una chiesa lascerà le porte aperte per dare a chiunque la possibilità della preghiera di adorazione e della confessione sacramentale
Promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, l’iniziativa costituisce un’occasione di incontro personale con la misericordia di Dio. “L’obiettivo – ha dichiarato infatti il presidente del Dicastero, l’arcivescovo mons. Rino Fisichella – è quello di offrire a tutti, soprattutto a quanti sentono ancora disagio all’idea di entrare in una chiesa, di cercare l’abbraccio misericordioso di Dio, un’occasione al di fuori degli usuali tempi e modi per fare ritorno al Padre”.
Mons. Fisichella spiega, poi, di aver ricevuto proprio in questi giorni una lettera dell’Ispettore generale delle Carceri, che conteneva la proposta di vivere “24 ore per il Signore” anche nei penitenziari: “i cappellani sono allertati per vivere questa esperienza e questo momento di perdono: un momento, questo, che è stato pensato, voluto e atteso”.
Lo stesso Pontificio Consiglio ha curato un apposito Sussidio pastorale, in diverse lingue, per accompagnare questo momento di preghiera. Alcune edizioni del Sussidio sono disponibili sul sito www.pcpne.va. Proprio nel Messaggio per la Quaresima 2018, il Papa aveva invitato tutti i fedeli a vivere come “occasione propizia l’iniziativa che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di Adorazione Eucaristica”.
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