Maria Santissima Madre di Dio è una ricorrenza liturgica, con grado di solennità; in Italia è festa di precetto.
Il dogma della Maternità Divina di Maria è stato proclamato dal Concilio di Efeso l’11 ottobre del 431. In questo concilio venne definita la verità di fede della “divina maternità di Maria”, cioè: Maria è vera madre di Gesù, che è Dio.
Nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, papa Pio XI, tramite Enciclica Lux Veritatis ne istituì la festa liturgica al giorno del noto Concilio.
La riforma del nuovo calendario ha riportato la data al 1 Gennaio (data in cui, a partire dall’VIII secolo, a Roma si celebrava il Natale sanctae Mariae “Natale di Santa Maria”).
Il vescovo e teologo Nestorio aveva osato dichiarare: “Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dèi“.
San Cirillo di Alessandria con fermezza però aveva replicato: “Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna“.
Il concilio radunato in Efeso condannò vivamente la posizione di Nestorio; sottileando con fermezza che Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio.
La folla immensa che attendeva ansiosa di vedere solennemente riconosciuto il proprio amore e la propria fede nella Beatissima Madre di Dio, acclamò con la gioia più viva le decisioni dei Padri del concilio, e li accompagnò trionfalmente alle loro dimore.
E noi crediamo fermamente in questo dogma, non solo perché così ci insegna la Chiesa ma anche per la testimonianza della Sacra Scrittura e di tutta la storia.
Maria, oltre ad essere stata prescelta come Madre di Gesù è anche Madre Nostra. Gesù, infatti, ce l’ha donata per Madre quando, inchiodato alla croce, ha detto a Giovanni ed in lui a ciascuno di noi: «Ecco tua Madre».
Maria esercitò veramente gli uffici di Madre, dapprima verso gli Apostoli e poi verso tutta la Chiesa e verso ciascuno dei fedeli. E lo continua a fare nella storia attraverso le apparizioni.
E chi non sente di amare una Madre così buona e potente? In lei trovano la difesa più sicura le anime innocenti, in lei trovano il conforto gli afflitti, in lei riposano le speranze di chi, caduto in peccato, vuole risorgere e ritornare al Signore.
Per le sue mani passano tutte le grazie.
A te, Maria, fonte della vita, si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia, ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore!
Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare la luce di Gesù, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia presso Gesù, nostro Salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature, e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero e fammi attingere alla tua anfora traboccante di grazia.
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