Categorie: Corpus et Salus

Oggi saremo in preghiera al Santuario di Loreto

Questa mattina dopo essere sbarcati nel Porto di Ancona andremo a pregare al Santuario di Loreto; per concludere così, la nostra bellissima esperienza del pellegrinaggio mariano a Medjugorje, iniziato lo scorso 31 Maggio. Il nome completo del santuario in cui andremo è Pontificia Basilica Santuario Maggiore della Santa Casa e della Madonna di Loreto e si trova nel comune di Loreto (An) a pochi chilometri dalla città di Ancona. Nel santuario è venerata e custodita secondo la tradizione la Santa Casa di Nazareth dove, la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione. La Santa Casa è formata da tre pareti, prive di soffitto e fondamenta, realizzate interamente in mattoni di terracotta. Le pareti sono di fabbricazione tipica dell’edilizia antica nazarena, e la tradizione vuole che fossero addossate a una grotta, quella che oggi  si trova nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth. Dopo numerosi ed approfonditi studi e dopo scavi eseguiti sotto la Santa Casa

, gli specialisti, hanno trovato una nuova spiegazione degli avvenimenti che si lega con la tradizione tramandata da secoli; è stato verificato con sicurezza che le tre pareti sono quelle della casa di Maria a Nazareth, come dimostra la coerenza delle tre pareti di Loreto con ciò che è rimasto a Nazareth ed è visibile ancora oggi: infatti, le dimensioni dell’abitazione coincidono con quelle del “buco” rimasto a Nazareth dove prima si trovava la Casa. Inoltre, la tipologia dei mattoni e dei conci e la presenza di particolari graffiti sugli stessi mattoni portano alle caratteristiche case della Palestina al tempo di Maria e Gesù; in particolare, il fatto che tutti i mattoni della Casa sono ancora saldati dalla malta che si usava in Palestina, ovvero un misto di solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una tecnica nota in Palestina duemila anni fa, ma mai impiegata in Italia, e questo rende evidente che i crociati avrebbero dovuto fisicamente staccarla e trasportala come un unico blocco. Al tempo della riconquista musulmana della Palestina, proprio per salvaguardare una reliquia così preziosa, i Crociati avrebbero smontato la Santa Casa
, che sarebbe stata trasportata in occidente anche con l’aiuto della potente famiglia bizantina degli Angeli. Secondo questi studi la Santa Casa fu trasportata in Epiro in una località chiamata Fiume. Quando anche quell’area venne a trovarsi minacciata dai musulmani, fu definitivamente trasportata nelle Marche. La scelta del luogo, sempre secondo questi studi, fu decisa da Salvo, vicario di papa Celestino V, che era anche vescovo di Recanati e che volle che il prezioso manufatto restasse nel territorio della sua diocesi. A questo famoso santuario è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l’iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell’aviazione. È tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico; numerosi personaggi e santi vi hanno fatto visita, tra questi: santa Camilla da Varano, santa Teresa di Lisieux, santa Gianna Beretta Molla; San Giovanni XXIII, San Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.

I lavori per la costruzione del santuario per lo scopo di proteggere la reliquia della Santa Casa, sono iniziati il 1468 e conclusi nel 1587.

Nel 2012, presso la Santa Casa di Loreto, furono fondate due istituzioni simili a quelle analoghe di Lourdes: l’Osservatorio Medico “Ottaviano Paleani” e la Commissione Medica di II livello, deputate all’esame di casi ritenuti miracolosi dai protagonisti. La fede cattolica attribuisce infatti al culto per la Santa Casa alcuni miracoli; i più recenti sono quelli di Lorenzo Rossi (del 1959), di Gerry De Angelis (del 1986) e di Gabriella Gardini. La commissione medico scientifica sta indagando su questi eventi.

Le principali festività lauretane ricorrono l’8 settembre, in ricordo della Natività di Maria, e il 10 dicembre, in ricordo dell’arrivo della Santa Casa a Loreto.

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