Oggi si celebra la PRIMA GIORNATA MONDIALE DI DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE

CITTA’ DEL VATICANO – La prima grande GIORNATA MONDIALE DI DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE è in corso in questo giorno di sabato 7 settembre 2013: un evento storico, unico, esclusivo, umile, semplice ed essenziale. Gesù, il Signore, il Re dei Re, la PACE fatta carne, ritorna protagonista della Chiesa. Bravo Papa Francesco! Questa è la tua prima grande vittoria! Dalla mezzanotte di oggi si può digiunare per partecipare alla Giornata, trascorrere le ore in preghiera, con il Santo Rosario, la confessione, l’Eucarestia, con atti concreti e gesti di pace, e poi l’appuntamento per tutti è nella propria Diocesi per la Veglia in collegamento con Piazza San Pietro. Nella giornata di ieri Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha lanciato un suo appello ai leader mondiali riuniti per il G20 a San Pietroburgo, in Russia, perché favoriscano “una soluzione negoziale e non militare del conflitto siriano”. Anche in Pakistan la veglia del Papa ha raccolto consensi nella comunità musulmana: l’Islamic Ideology Council ha organizzato una marcia per la pace in Siria con il movimento Sunni Tehrik, mentre il vescovo di Islamabad-Rawalpindi, mons. Rufin Anthony, ha pubblicamente invitato le persone di tutte le fedi a unirsi all’iniziativa, condannando “l’uso di armi chimiche e la perdita di vite innocenti”. Sulla stessa linea anche il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, in India, e presidente della Conferenza episcopale locale, che domani guiderà dalla sua città una preghiera speciale con tutto il clero e i fedeli dell’arcidiocesi. Sempre in India, mons. Felix Machado, vescovo di Vasai e presidente della commissione per il Dialogo ecumenico e interreligioso della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia testimonia che l’invito del Papa è stato accolto con gioia dai cristiani del Paese (tanto più che sarà la vigilia della festa della Natività di Maria, cui i fedeli indiani sono particolarmente legati) e si è esteso agli indù, che domani pregheranno per la pace nei loro templi. L’organizzazione iraniana Iran Rights Watch, che condanna la guerra come “un’avventura senza ritorno”, invita i cittadini iraniani in tutto il mondo a pregare in forma comunitaria o personale per la pace in Siria, con una particolare intenzione di solidarietà con il popolo siriano. Anche l’Africa risponde all’appello del Santo Padre: nel Mali uscito dalla sua guerra, in Gabon, dove i vescovi esporranno il Santissimo per l’intera giornata, e in Sudafrica, dove si sollecita la preghiera anche attraverso i social network. Oltreoceano, i vescovi del Canada hanno in programma due giornate di preghiera, una domani in comunione con piazza San Pietro, e una il 14 settembre; e adesioni arrivano anche dalla Conferenza episcopale dell’Uruguay e della Bolivia, dove le comunità si riuniranno in parrocchie e diocesi dalle 13 alle 19 ora locale. Importanti anche le adesioni dal mondo laico e dell’associazionismo: Medici con l’Africa Cuamm

proporrà una “catena d’impegno per la pace che unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà per dire ‘Mai più la guerra!’”, mentre l’Opera di promozione dell’alfabetizzazione nel mondo (Opam) invita a innalzare forte il grido della pace contro le guerre più dimenticate del pianeta. Infine, anche il Seraphicum sarà presente, sia spiritualmente sia in piazza San Pietro, dove accorrerà una delegazione dei Frati minori conventuali della comunità, sia docenti e studenti della facoltà Europa 2010; mentre il Servizio missionario giovani (Sermig) si riunirà nell’Arsenale della Pace con l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia.

DAL MONDO CRISTIANO NON SI ALZA IL “NO” A QUALCHE COSA, DA TUTTO IL MONDO CRISTIANO E NON SOLO, SI ALZA UN SI A DIO PADRE, A GESU’, IL FIGLIO, ED ALLO SPIRITO SANTO CHE STA INCENDIAMO I CUORI DI TANTA UMANITA’. 

 


LA VEGLIA IN SAN PIETRO – L’appuntamento è per domani, sabato 7 settembre dalle 19 alle 23 in piazza San Pietro. L’ingresso, a partire dalle 16,30, sarà aperto a tutti, senza necessità di biglietti di invito. E per le confessioni saranno disposti alcuni confessionali sotto il colonnato e al Braccio di Costantino. L’arrivo del Pontefice sul Sagrato è previsto appunto per le 19. Dopo l’intronizzazione dell’immagine della Salus populi Romani e la recita del Rosario, il Papa terrà una meditazione, quindi seguirà la recita dell’Ufficio delle letture e la benedizione eucaristica.

Durante la Veglia saranno lette quattro testi, quattro preghiere per la pace scritte da altrettanti pontefici – Pio
XII, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. “Caro Gesù – è la supplica di Pio XII – anche tu fosti un
giorno bambino come noi e ci hanno detto che amavi di avere i piccoli vicino a te. Così, noi veniamo ora, fanciulli di tutte le Nazioni del mondo, ad offrirti i nostri ringraziamenti e ad elevare a te la nostra preghiera per la pace. Se gli uomini col tuo aiuto si ameranno l’un l’altro, vi sarà vera pace nel mondo e noi bambini potremo vivere senza il timore degli orrori di una nuova guerra”.

“Conservaci la tua pace – è la preghiera di Giovanni XXIII – dona a noi la pace! Allontana dal cuore degli uomini ciò che può mettere in pericolo la pace e confermali nella verità, nella giustizia, nell’amore dei fratelli. Illumina i reggitori dei popoli affinché garantiscano e difendano il grande tesoro della pace; accendi le volontà di tutti a superare le barriere che dividono,a rinsaldare i vincoli della mutua carità, a essere pronti a comprendere, a compatire, a perdonare, affinchè nel tuo nome le genti si uniscano e trionfi nei cuori, nelle famiglie, nel mondo la pace, la tua pace”.”Signore della pace e della vita – si rivolge nella sua preghiera Giovanni Paolo II
– Tu hai progetti di pace e non di afflizione, condanni le guerre e abbatti l’orgoglio dei violenti. Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia. Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, supplica accorata di tutta l’umanità: mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza; minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare”.
“Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe – implora Benedetto XVI – ascolta il grido degli afflitti, di chi ha paura, di chi è privo di speranza; manda la tua pace in Terra Santa, nel Medio Oriente, in tutta la famiglia umana. Muovi i cuori di quanti invocano il tuo nome, perchè percorrano umilmente il cammino della giustizia e della compassione”.
GENITORI E FIGLI: COSI’ SI PARTECIPA ALLA GIORNATA DI DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE

Il digiuno e la preghiera per la Siria non sono solo cose “per grandi”. Anche i piccoli possono partecipare all’invito del Papa, che si trasforma così in una straordinaria possibilità di educazione in famiglia. E’ il senso della lettera che monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha inviato a tutte le famiglie (LEGGI), offrendo piccoli suggerimenti utili per vivere questa giornata, sabato 7 settembre, con semplicità e nello stesso tempo con impegno. I genitori sono incoraggiati a non tenere di proporre ai figli “un pranzo austero e  minimo” e davanti a un piatto di pasta scondita o di riso in bianco si può parlare di ciò che accade nel mondo e di come questi fatti non possono lasciare indifferenti nessuno. Il digiuno è un modo per dimostrare che non siamo indifferenti. Ma monsignor Paglia è un pastore, e proprio come un buon padre consiglia di non mostrare solo le cose brutte bensì di far cogliere anche “la speranza della pace offerta da Gesù risorto che ha riconciliato il mondo non con gesti violenti e vendicativi ma con il dono di sè”.

Nelle case, sabato, davanti a questo pranzo fatto di poco cibo e molte parole, non dovrebbero mancare i nonni o comunque gli anziani: se qualcuno di loro ha vissuto i tempi grami della guerra, può raccontare cosa vuol dire stare nelle privazioni e nella paura, e il significato di una preghiera sussurrata per infondere speranza.

Ai giovani e ai ragazzi monsignor Paglia suggerisce di non lamentarsi per la scarsità delle cibarie sulla tavola di sabato, ma al contrario di ringraziare i genitori per l’opportunità di comprendere e in qualche modo condividere le sofferenze di un popolo lontano. Dai genitori “esigete spiegazioni e motivi per cui vale la pena continuare ad abitare questa terra segnata troppo spesso da lutti e violenza”.

Poi il presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia chiede a tutti di pregare insieme. Pregare per i bambini che muoiono in Siria e altrove per l’odio e per la fame. Pregare per chi li governa, perché sappia trovare parole di pace e non di violenza. Perché si allontani il tempo di soluzioni violente.

Pregare come si può, in famiglia: leggendo un salmo, cantando una strofa, recitando il Rosario: ogni famiglia, esorta monsignor Paglia, metta ciò che può in mezzo “tra il mistero del male che segna la nostra storia e il Dio della pace che la sana e la salva”.

E DA SABATO MATTINA ALLE 10 AL CENTRO INTERNAZIONALE GIOVANILE SAN LORENZO IN VATICANO 24 ORE NO STOP DI ADORAZIONE EUCARISTICA PROMOSSA IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PAPABOYS

Il Centro San Lorenzo sarà aperto per l’Adorazione Eucaristica per la pace in Syria da Sabato 7 Settembre a Domenica 8, 24 ore no stop – Il Centro San Lorenzo in Vaticano, in Via Piffer, a pochi passi da piazza San Pietro e di fronte alla Sala Stampa Vaticana, resterà aperto per pregare per la pace in Siria e nel mondo intero, da sabato 7 settembre a domenica 8 settembre . La preghiera di 24 ore nel Centro San Lorenzo inizierà con la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Emery Kabongo (Canonico della Basilica di Pietro) sabato mattina alle ore 10.00 e finirà con la Santa Messa celebrata da Don Claudio Savio ( Direttore Tele Pace) domenica mattina alle ore 10.00. Dalle ore 11 di sabato alle ore di 10 di domenica Adorazione Eucaristica con interruzione dalle ore 18 fino alla fine della Veglia in Piazza San Pietro presieduta dal Santo Padre.

Per maggiori informazioni: Katja Tootill (Centro San Lorenzo) 328 5.995.272 (english-french)

Daniele Venturi (Associazione Nazionale Papaboys) 328 8.188.028 (english-italiano)

 

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