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.La festa della Madonna della Salute che ricorre oggi è una delle più sentite a Venezia e prevede diverse celebrazioni.
La festa, oltre che in Laguna, viene celebrata in molte altre località, come ad esempio Trieste, che a quell’epoca facevano parte del territorio della Serenissima ed è accompagnata da una grande partecipazione popolare. Le origini di questa ricorrenza risalgono al voto che fece la Repubblica per chiedere l’intercessione della Vergine di fronte al flagello della peste che decimò la popolazione (si calcolano circa 80.000 morti su 150.000 residenti). Fu così organizzata una processione che durò tre giorni e tre notti con la promessa di rinnovarla ogni anno e di erigere una grandiosa chiesa in onore della Madonna della Salute. L’epidemia finì e la costruzione del tempio fu affidata a Baldassarre Longhena. Ci vollero oltre 50 anni per completare la basilica “in forma di corona”, con un lievitare di costi enorme (dai 50.000 ducati previsti a 400.000) ma alla fine il 21 novembre 1687 il Patriarca Alvise Sagredo consacrò un gioiello architettonico che da allora è meta ininterrotta di pellegrinaggi. Tra l’altro, per Venezia è un giorno di festa anche civile, in quanto la ricorrenza del Patrono (S. Marco, il 25 aprile) coincide con la festività della Liberazione e quindi il Comune ha scelto la data odierna in alternativa, così come consente la legge.
Il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la messa solenne di mercoledì 21 novembre, alle ore 10.00, nella Basilica della Salute a Venezia e guiderà, inoltre, il pellegrinaggio diocesano dei giovani in programma la sera della vigilia martedì 20 novembre, a partire dalle ore 18.15 con ritrovo in Piazza San Marco per incamminarsi poi verso la basilica della Salute. E proprio l’appuntamento della sera del 20 novembre rappresenterà l’elemento di particolare novità per la festa della Salute di quest’anno.
L’edizione 2018 del pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute avrà per titolo “Maria, donna forte nella fede” e sarà contraddistinto da un’attenzione specifica alla testimonianza, al martirio dei cristiani perseguitati per la propria fede in molte parti del mondo.
“Si tratta – spiega don Francesco Marchesi, incaricato per la Pastorale giovanile diocesana – di un interesse non solo animato dal desiderio di assecondare una doverosa sensibilizzazione su questo tema ma soprattutto motivato dal fatto di interrogarsi su cosa muova tanti fratelli e tante sorelle a vivere fino in fondo la loro appartenenza a Cristo con la fede semplice e certa della Madonna. Il Santo Padre, non a caso, ci invita a scorgere nella testimonianza di tanti fratelli e tante sorelle perseguitati per il proprio amore a Gesù i tratti della santità che «è il volto più bello della Chiesa».
Il ritrovo è fissato per tutti in Piazza S. Marco alle ore 18.15 di martedì 20 novembre, ci saranno la riflessione del Patriarca Francesco Moraglia e la testimonianza di mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico della diocesi di Mynia in Egitto
. Sarà presente anche un coro di giovani della comunità copta ortodossa veneziana che intonerà un canto mariano.In coincidenza con la parte finale del pellegrinaggio, grazie alla collaborazione stabilita con il Comune di Venezia, la stessa basilica veneziana della Salute ed altri luoghi simbolo della città saranno illuminati e “colorati” di rosso in ricordo e memoria dei cristiani martiri e perseguitati nel mondo. Gli edifici interessati da tale evento saranno, oltre alla Salute, i seguenti: Ponte di Rialto, Ca’ Farsetti sede del Comune, Ca’ Pesaro, Ca’ Rezzonico e Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia nonché, in terraferma, la Torre dell’Orologio, il Municipio e la Biblioteca Vez in centro a Mestre.
Mercoledì 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – alle ore 10.00 si terrà nella basilica veneziana della Salute l’appuntamento religioso più importante. La solenne concelebrazione sarà eucaristica presieduta dal Patriarca mons. Francesco Moraglia.
In questi giorni è stato riaperto il Santuario diocesano della Madonna della Salute a Mestre. Il rettore monsignor Bernardi ha detto: “Siamo lieti di ridonare alla città di Mestre questo Santuario mariano che è luogo di devozione e di fede vissuta” ricordando l’impegno dei lavori. Martedì 20 novembre il Santuario è aperto ininterrottamente dalle 8.00 alle 18.00 e si terranno due celebrazioni eucaristiche. Ma l’inaugurazione ufficiale del Santuario l’appuntamento rimane poi confermato per domenica 9 dicembre, alle ore 10.30, alla presenza del Patriarca Francesco Moraglia che, a seguire, alle ore 11.00 presiederà la S. Messa della seconda domenica di Avvento.
Nel frattempo, prosegue in questi giorni la mostra intitolata “La Madonna della Salute a Mestre: storia, arte e devozione. Da Oratorio dei Battuti a Santuario diocesano” ed allestita in due sedi: quella in Galleria S. Lorenzo, sul fianco destro del Duomo di S. Lorenzo, riguarda la storia del luogo di culto e l’illustrazione dei lavori e resterà aperta fino a domenica 18 novembre; quella preparata al Teatro Mabilia dell’Antica Scuola dei Battuti in via Spalti consente invece di visionare l’originale di bozzetti e schizzi preparatori del ciclo pittorico poi realizzato in chiesa da Ernani Costantini e sarà visitabile fino a domenica 9 dicembre.
I giovani saranno al centro dell’attenzione e soprattutto della preghiera che si eleverà nei prossimi giorni dalla chiesa parrocchiale di Catene, intitolata, appunto, alla Madonna della Salute, che, come da tradizione, ogni anno per la festa propone un particolare tema che sia oggetto di riflessione e di preghiera. Mercoledì 21 novembre le Messe saranno celebrate alle ore 8.00 – 9.30 – 11.00 – 17.00 – 19.00 (celebrazione solenne vicariale presieduta dall’arcivescovo mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio per il santuario della Santa Casa di Loreto e per la basilica di Sant’Antonio in Padova); alla S. Messa delle 11 saranno imposte le mani ai malati da parte dei sacerdoti (presenti le sottosezioni Unitalsi Aziendale e Venezia) e al termine, nella tensostruttura riscaldata (realizzata per l’occasione) verrà offerto il pranzo a circa 170 disabili e malati e ospiti di varie comunità di assistenza.
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