Ogni Giorno Una Lode a Maria, 11 aprile 2022: Mater Domini, ora pro nobis
Dio di ogni consolazione! Profonda e’ la nostra miseria, gravi sono le nostre colpe, innumerevoli i nostri bisogni; ma piu’ grande e’ la nostra fiducia in Te.
Consapevoli della nostra indegnita’, mettiamo filialmente la nostra sorte nelle tue mani unendo le nostre deboli preghiere all’intercessione e ai meriti della gloriosissima Vergine Maria e di tutti i Santi.
Da’ agli infermi la rassegnazione e la salute, ai giovani la forza della fede, alle fanciulle la purezza, ai padri la prosperita’ e la santita’ della famiglia, alle madri l’efficacia della loro missione educatrice, agli orfani la tutela affettuosa, ai profughi e ai prigionieri la patria; a tutti la tua grazia in preparazione all’eterna felicita’ nel Cielo. Amen. Ave Maria!
Per approfondire, lettura dal Diario di Santa Gemma Galgani
Preparata da Gesù, sostiene una battaglia con il demonio; l’angelo corre in suo soccorso.
+ Oggi ho un po’ dormito, poi mi sono sentita raccogliere internamente; dopo il raccoglimento mi sono sentita andar via il capo: ero con Gesù. Come ero contenta! Ho sofferto, sì, tanto nel capo; mi sono un po’ lamentata, perché mi lascia sola. L’ho pregato ancora di farmi sapere di M.M.T. [madre Maria Teresa] quando sarà in cielo. Mi ha detto: «Non anche; soffre sempre». Gli ho raccomandato il mio povero peccatore, e ha dato la benedizione a tutti i membri del Sacro Collegio e mi ha lasciata contenta.
Stasera sentivo di non potermi raccogliere; ho fatto le poche preghiere vocali della sera e sono andata a letto. Per dire il vero, prevedevo un po’ di burrasca, perché Gesù mi aveva avvisata già qualche giorno fa, dicendomi: «Ancora un’ultima battaglia il nemico ti tenterà, ma sarà l’ultima, perché ora è assai». Non potei fare a meno di ringraziarlo della forza che mi aveva sempre data, e lo pregai che mi volesse darla anche nell’ultimo momento, vale a dire ieri sera’.
Andai a letto, si sa bene, coll’intenzione di dormire; il sonno non tardò a venire, e mi comparve quasi subito un omino piccino piccino, coperto tutto di pelo nero. Che spavento! Mi posò le mani sul letto, credevo che volesse picchiarmi. «No no», disse, «non ti posso picchiare, non aver paura», e nel dire così si era allungato.
Chiamai Gesù in aiuto, ma non venne; non per questo mi lasciò: dopo invocato il suo nome, mi sentii subito libera, ma fu tutto ad un tratto.
Altre volte avevo chiamato Gesù, ma mai fu pronto come ieri sera. Averlo veduto il demonio dopo: quanto si arrabbiò! S’avvoltolava’ per terra, bestemmiava; fece infine un ultimo sforzo per riuscire a portarmi via il crocifisso che avevo con me, ma ricadde subito indietro.
Quanto fu buono ieri sera Gesù con me! Il diavolo, dopo quell’ultimo sforzo, si voltò verso di me e mi disse che, già che non aveva potuto far nulla, voleva tormentarmi tutta la notte. « No », gli dissi; chiamai l’angelo custode, aprì le sue ali, si posò accanto a me, mi benedì e berliffo scappò. Sia ringraziato Gesù.
Stamattina poi ho saputo che nel momento che il diavolo montò sulle furie, mi era stato posto addosso lo scapolare di Maria Santissima dei Dolori, e allora ho capito che, quando fece per togliermi da dosso la roba, non poteva essere altro che quello. Sia ringraziata pure la mia Mamma Addolorata.