Beata Vergine delle Grazie, prega per noi
Contemporaneamente alla Riforma protestante, in moltissimi luoghi cominciò ad apparire la Madonna: è un fenomeno che fu interpretato come intervento diretto del soprannaturale per confortare i credenti e confermarli nella fede dei padri. Anche Robegano ebbe la sua apparizione…
Anche Robegano ebbe la sua apparizione il 14 aprile 1534 sul sagrato della chiesa e la tradizione narra della miracolosa guarigione della giovane Costantina, una ragazzina di 13-15 anni affetta da una malformazione congenita alle gambe.
L’immagine miracolosa fu portata nella chiesa, ma ritornò nel luogo del tabernacolo primitivo. Si pensò subito a costruire un santuario ex novo il 13 settembre 1534, come è ricordato nella lapide del 30 agosto 1567. Il 24 marzo 1603, 69 anni dopo l’apparizione, venne portato a termine il Santuario intitolato alla Beata Vergine delle Grazie. Divenne poi nel 1611 parrocchia autonoma, intitolata non solo alla Beata Vergine delle Grazie, ma anche a San Giacomo Maggiore e a San Cristoforo, patroni dei pellegrini. Nello stesso anno fu demolita la vecchia chiesa.
Nel 1853 correva voce che la Madonna di Robegano piangesse, ma il Fapanni fece notare che “la primavera 1853 fu assai piovosa ed umida: in quell’anno trasudavano i muri; forse trasudò anche quello”.
Il 13 giugno 1857 verso sera cadde un fulmine sul campanile che rovesciò la statua della Madonna, posta sulla sommità della pigna: caduta a terra, si infranse.
Nell’anno del giubileo sacerdotale del papa Pio X e del 50° anniversario delle apparizioni di Lourdes, dal 27 aprile al 10 maggio 1908 i paesi circonvicini si alternarono a celebrare pellegrinaggi al Santuario di Robegano per onorare la Madonna: si stima che circa 28.000 persone vi siano confluite.
Il 25 marzo 1922 avvenne l’incoronazione della Beata Vergine delle Grazie di Robegano con l’intervento di mons. Andrea Giacinto Longhin.
Di grande interesse sono i “santini” e le preghiere: molti robeganesi li tengono nel portafoglio e più di qualcuno di essi se li è portati anche nelle guerre alle quali ha partecipato.
L’edificio si presenta in ottime condizioni, grazie al recente restauro. La facciata è splendidamente decorata con le terrecotte, un rosone centrale, e due statue nelle nicchie laterali. In vetta troneggiano le statue della Vergine (al centro), di San Cristoforo (a destra) e di S. Giacomo (a sinistra). L’elegante piazza del Santuario, anch’essa risistemata di recente, rende l’edificio e lo scenario d’insieme ancora più suggestivo.
L’interno del santuario, a navata unica, è molto luminoso grazie alla cura del proprio stile architettonico. Vi sono custoditi capolavori artistici di pregio, tra cui l’affresco della Beata Vergine delle Grazie, opera di grande valore e di culto del santuario.
Nel 2011 vi è stato il 400° anniversario della fondazione della parrocchia e, nel 2034, ci sarà una grande cerimonia per il 500° anniversario dell’apparizione.
Preghiera alla Beata Vergine delle Grazie
Beata Vergine delle Grazie di Robegano siamo qui ad invocarti
I nostri cuori sono perplessi, a volte smarriti; i nostri discorsi spesso annacquati da chiacchiere e confusione: ma tu vedi anche la nostra sincera ricerca di fede e comunione tra di noi nel Tuo Figlio Gesù.
Chiediamo a te, dolce Madre, ti portare al Signore la nostra supplica: parla di persone e gioie, insieme a fatiche, dubbi e peccati.
Cerchiamo la Grazia di Dio Padre, lo invochiamo nella Forza dello Spirito Santo, perché ci renda sempre più cristiani, figli nel Figlio.
Il cammino della nostra fede è chiamato a farsi preghiera gli uni per gli altri per vivere quello che hai vissuto te, nostra Madre Premurosa, nei pensieri, nelle parole e nelle opere, per custodire tutto ciò che Dio ha creato.
Tu sei il nostro modello, la prima e vera cristiana, Colei che può aiutarci, consolarci, sostenerci perché possiamo sempre respirare e trasmettere speranza.
Tu ci insegni che il Tuo Figlio Gesù non delude, non inganna; nella Sua Parola sappiamo di poter confidare perché sono «Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc. 11,28).
Donaci allora, Beata Vergine delle Grazie, la Carità che “si fa carico”, la Preghiera che “eleva i pensieri”, la Bontà che “purifica l’agire” e il Desiderio di poter “vivere insieme la bellezza dell’Eucaristia” che nasce dal non dimenticare Dio nelle proprie giornate.
Ascoltaci o Madre: accompagna le nostre famiglie, gli ammalati, gli anziani, i poveri del mondo, le persone sole e gli smarriti di cuore.
E su tutti noi, nell’Abbraccio Materno della Vergine delle Grazie, scenda la Benedizione del Signore e ci aiuti a custodire il tesoro bello e prezioso della nostra Comunità cristiana che si affida a Lei con cuore sincero.
Si recitano un Padre Nostro e tre Ave Maria