La storia e l’evoluzione artistica del Santuario Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fontanellato, uno dei più importante edificio di culto Parmense, sono legate indissolubilmente all’apparizione miracolosa dell’Ottobre del 1628.
A quel primo miracolo ne sono seguiti altri; le numerose grazie ricevute infatti, oltre ad essere documentate e conservate presso gli archivi del Santuario, sono esposte all’interno della otto cappelle , luogo ove si possono ammirare oltre sedici “Miracolo Ovati” così denominati per la particolare conformazione.
L’ ex voto* è la tradizionale forma di riconoscenza e devozione popolare. A seguito dell’apparizione e per contenere i continui pellegrinaggi, la chiesetta venne ampliata ed abbellita da brillanti nomi della pittura e dell’architettura italiana.
* Ex voto è una locuzione latina, ellissi di ex voto suscepto, che si potrebbe tradurre “secondo promessa fatta” o semplicemente “da promessa fatta”. È formula apposta ad un oggetto offerto in dono in età cristiana, a Dio, alla Madonna, ai santi, in particolare al santo protettore, per grazia ricevuta (P.G.R.), o in adempimento di una promessa fatta, indipendentemente dal risultato sperato.
Il primo miracolo si verificò nell’ottobre del 1628 quando un certo Gian Pietro Ugolotti di Borgo San Donnino (oggi Fidenza), di anni 65, colpito da febbre continua maligna, raccomandatosi alla Santissima Vergine di Fontanellato ottenne immediata guarigione. Il prodigio – rappresentato anche in un quadro votivo – fu approvato dalla Curia di Parma e poi dato alle stampe, insieme con altre grazie che i padri cominciarono a scrivere in appositi libri su testimonianza del devoti “graziati”.
La notizia del prodigio si diffuse in tutta l’Emilia e nelle diocesi limitrofe. Senza numero le grazie fatte, particolarmente ai bambini. Si affermerebbe che la Madonna di Fontanellato abbia preso sotto la sua tutela speciale i piccoli innocenti, esposti a pericoli di ogni sorta.
“Ti saluto, o Maria, prescelta Madre di Dio, casa del fuoco divino, paradiso del legno della vita, tralcio del divin grappolo, fiume pieno degli amori dello Spirito, terra della spiga divina, rosa bellissima per la verginita’ e spirante la fragranza della grazia.
Agnella partoriente l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, officina della nostra salvezza, piu’ sublime degli Angeli, Serva e Madre”.
Amen. Ave Maria!
(S. Giovanni Damasceno)
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