O Madre di Dio, tutte le tue opere sono incredibili e meravigliose;
tutte superano la natura, la nostra ragione, e le nostre possibilità.
Per questo anche la tua protezione supera ogni intelligenza.
Tu, o Immacolata, liberi coloro che Ti invocano da ogni necessità,
da ogni genere di tentazioni.
Guarda dalla tua santa dimora questa famiglia che Ti fa corona
e che Ti ha come signora e padrona di casa.
Riempila di ogni gioia, di ogni grazia, di perfetta salute;
e al giungere del tuo Figlio, clementissimo Signor nostro,
quando tutti saremo là davanti al Giudice,
con la potente tua intercessione strappaci dal fuoco eterno,
fa’, Ti preghiamo, che otteniamo i beni eterni
per la grazia e la benignità del Figlio tuo,
Signor nostro Gesu’ Cristo,
al quale e’ gloria e impero per tutta l’eternità’.
Amen. Ave Maria.
I. – Quindici, venti, quaranta, sessant’anni della mia vita son passati e non tornano più. E quanti me ne restano? Non lo so. Ma so che sempre breve è la vita.
II. – Ogni momento speso bene mi accresce il grado di grazia e quindi il corrispondente grado di gloria. Una mezz’ora ben impiegata nel rivedere i conti dell’anima mia, può liberarla dalle mani del demonio e rimetterla nella mani di Dio.
III. – In ogni istante posso peccare, posso morire, posso dannarmi! Misero me che in tempo sì breve potevo già essere un santo, ed invece sono ancora peccatore! Forse mi converrà utilizzare meglio il mio tempo… Utilizziamo dunque bene il tempo, impiegandolo in opere buone. Ci dice l’apostolo s. Paolo: «Mentre abbiamo il tempo, operiamo il bene. Siamo fatti per il cielo, puntiamo lassù il nostro sguardo. Non è quanto fece in vita la Madonna? I giovani pensino a non fare appassire il loro fiore: i grandi a operare il bene con fedeltà al dovere. Gli anziani facciano tesoro dell’esperienza e accumulino meriti nei pochi giorni che forse loro rimangono. Ricorriamo tutti a Maria, perché ci ottenga il perdono delle nostre mancanze e del tempo non bene impiegato, e ci ottenga grazia di riparazione.
ESEMPIO: S. Ignazio di Loyola – Era il 25 marzo 1522, nel celebre santuario di Monserrato (Spagna) giunge un misterioso pellegrino sui 30 anni, si prostra dinanzi all’immagine di Maria e prega! Quindi si confessa, e poi veglia tutta una notte in preghiera innanzi alla Madonna. In quell’occasione decide: appende all’altare della Vergine la sua spada e si dichiara ormai cavaliere della Madonna. Una bella notte, mentre piangeva e pregava, la Vergine gli apparve col Bambino Gesù in braccio in una nuvola di luce; lo guarda amorosamente, lo conforta e l’incoraggia nella sua risoluzione. Al santuario di Monserrato fece voto di castità e si consacrò al servizio di Dio e della Chiesa. Istituì ben presto la celebre Compagnia di Gesù, che fu lungo i secoli baluardo inespugnabile della fede e della Chiesa.
FIORETTO: Procura qualche beneficio a coloro che forse ti sono avversi o per i quali hai qualche avversione.
OSSEQUIO: Se trovi un po’ di tempo libero, fa una visita in una chiesa, o comunque dinanzi ad immagine di Maria recita una corona del rosario, o almeno tre Ave Maria!
GIACULATORIA: O Madre, datemi un’alma pura, del ciel mostratemi la via sicura.
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