Ogni Giorno Una Lode a Maria, 6 maggio 2022. Santa Maria Bella (di Cantù), prega per noi
Una giovane ragazza in pena per il mancato sostentamento della sua famiglia, riuscirà a Cantù, in Lombardia, a toccare con la sua fiduciosa e accorata preghiera, il cuore della Vergine, venerata sotto il nome di Santa Maria Bella, la quale commossa accorre in suo aiuto.
Secondo la tradizione popolare, nel 1543, fuori della porta di Campo Rotondo vi era un pilastro su cui era dipinta l’immagine di Santa Maria Bella, (sec. XVI – autore ignoto) oggetto di devozione da parte dei viandanti e degli abitanti delle cascine del luogo. In tale periodo la gente non aveva di che sostentarsi a causa di una tremenda carestia e verso maggio, la popolazione era stremata e disperata.
Una giovane contadina di nome Angelina, della cascina Novello non potendo più soffrire l’aspetto languente dei genitori e del resto dell’affamata famiglia, era uscita di casa disperata, recandosi in campagna, presso il pilone su cui era dipinta l’immagine di Santa Maria Bella, in un terreno isolato tra i campi, detto del borgo “Prayrolo” dove le persone pie si affidavano in preghiera alla Madonna, a pregare Maria, chiedendole aiuto.
Terminata la preghiera, vide in mezzo alla campagna una bellissima Signora, che pareva l’invitasse ad avvicinarsi a lei. Tremante, la ragazza si avvicinò e la Signora le disse:
“Angelina, ritorna alla tua famiglia, e dì ai tuoi che vengano fuori a mietere il grano che è tutto maturo”.
Angelina corse a casa, e tutta la famiglia, uscita, raccolse tanto grano, in un tempo nel quale grano maturo non ve ne poteva essere, da vivere comodamente fino al prossimo raccolto. A ricordo dell’evento miracoloso, nel 1555 fu consacrato un tempio nel luogo esatto dove si trovava il pilastro con l’immagine di Santa Maria Bella. Un manoscritto di quei tempi ricorda ben cento e più miracoli operati per intercessione dell’immagine di Santa Maria Bella, chiamata per questo Madonna dei Miracoli.
Nel 1570 S. Carlo Borromeo, in visita pastorale, suggerì di dipingere la Cappella grande. Tale desiderio fu soddisfatto nel 1637-38 quando furono dipinte magistralmente le due pareti del presbiterio da Giovanni Mauro della Rovere detto il “Fiamminghino”.
Il 9 ottobre 1837 il crollo del terzo pilastro dall’ingresso trascinò nella rovina parte di due volte e del tetto e costrinse, con grandi sacrifici economici, alla ricostruzione. Questa fu terminata nell’agosto del 1843. I nuovi lavori apportarono delle modifiche in altezza della navata centrale, abbassata di oltre due metri con una volta a tazza nel centro e due vele prima e dopo. I sostegni centrali furono ridotti da sei a quattro. Le navate laterali, rifatte secondo le norme neoclassiche allora vigenti, non si raccordano bene con la parte antica.
Nel 1846 fu rifatto l’organo dalla ditta Tagliabue e nel 1852 il pittore Pompeo Calvi ideò l’altare maggiore. La facciata fu compiuta nel 1900 su disegno dell’architetto Italo Zanolini. Nel 1909 il Santuario ebbe un nuovo pulpito di stile cinquecentesco su disegno del prof. Carlo Arnaboldi, direttore della “Regia scuola d’arte del mobile e del merletto”.
Nel 1923, sulla parete destra della chiesa, fu eretto un nuovo altare, ideato dall’arch. A. Orombelli, in onore ai caduti della prima guerra mondiale.
La sacra immagine miracolosa di Santa Maria Bella fu incoronata dal Cardinale Eugenio Tosi, Arcivescovo di Milano, il 23 settembre del 1928
PREGHIERA A SANTA MARIA BELLA (DI PAOLO VI)
O Maria, piena di grazia, immacolata, sempre vergine, Madre del Cristo, e nostra, assunta in cielo, modello della Chiesa e nostra speranza, noi ti offriamo la nostra filiale volontà di onorarti con un culto speciale che riconosca le meraviglie di Dio operate in te.
Maria, ti preghiamo: insegnaci il raccoglimento, l’interiorità, insegnaci la necessità della meditazione, della vita interiore personale, della preghiera che Dio vede nel segreto. Maria, insegna a noi l’amore. L’amore a Cristo, l’amore dono, l’amore sacrificio per i fratelli. Aiutaci ad amare così.
Ottieni a noi, o Maria, la fede, la fede semplice, piena e forte, attinta alla sua fonte verace, la parola di Dio. E poi, o Maria, chiediamo al tuo esempio e alla tua intercessione la speranza. Speranza nostra, salve! Tu sei, Maria, immagine e inizio della Chiesa, segno di certa speranza e di consolazione. O Maria, Madre della Chiesa. (PAOLO VI)