Madre dell’umanità sofferente, prega per noi!
Fin dall’infanzia Karol Wojtyla, seguendo l’esempio dei suoi genitori, in particolare della mamma Emilia Kaczorowska, iniziò a tessere un profondo ed intenso legame con la Madonna. Il piccolo Karol, ben presto chiamato dagli amici Lolek, crebbe in una famiglia credente.
Lo stesso San Giovanni Paolo II, raccontò la sua esperienza nel libro Dono e Mistero (1996): “La preparazione al sacerdozio, ricevuta in seminario, era stata, in qualche modo, preceduta da quella offertami con la vita e l’esempio dei miei genitori in famiglia“. La famiglia Wojtyla risiedeva a Wadowice, in un piccolo appartamento vicino alla chiesa di Santa Maria. Qui il piccolo Lolek conobbe presto il dolore. La madre, ricamatrice, morì a soli 45 anni, nel 1929 lasciando Karol, che all’epoca aveva solo 9 anni, alle cure del padre e del fratello, che pure morì di lì a poco.
La mamma Emilia spesso recitava il S. Rosario. Questo fatto rimase impresso nella memoria del piccolo Karol. Anche il padre, Karol Woijtyla senior, sottoufficiale dell’esercito, possedeva un forte senso mariano: lo stesso San Giovanni Paolo II ha ricordato di aver visto più volte il padre inginocchiato ai piedi del letto intento a recitare il S. Rosario. Spesso questo accadeva anche nel cuore della notte.
O Maria Immacolata,
a Te ricorriamo con affetto filiale:
illumina, guida,
salva l’umanità redenta da Cristo,
tuo Figlio e nostro Fratello!
Richiama i lontani,
converti i peccatori,
sostieni i sofferenti,
aiuta e conforta
chi già ti conosce e ti ama!
“Grandi cose di Te si cantano, o Maria,
perchè da Te è nato il Sole di giustizia,
Cristo, nostro Dio!
Giovanni Paolo II