Dalle 12 di ieri è on line il sito internet www.dispensariosantamarta.va creato per far conoscere la fondazione vaticana che da 90 anni si prende cura, grazie ai volontari e ai medici che prestano gratuitamente la loro opera, di tante famiglie in difficoltà. Nei prossimi mesi il sito sarà anche in lingua inglese, spagnola e francese.
Un’oasi di carità sotto la cupola di San Pietro sempre più aperta verso il mondo. E’ con questo spirito che è nato il sito internet del dispensario di Santa Marta, fondato 90 anni fa per volere di Pio XI nel cuore del Vaticano e affidato alle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. A curare le pagine web che raccontano la storia della struttura, la vita del dispensario, i servizi offerti ad almeno 500 bambini e alle loro famiglie grazie al lavoro di quasi 50 volontari tra medici e laici, è stato il servizio internet vaticano, il capo ufficio mons. Lucio Adrian Ruiz:
R. – Presentare un sito con tutte queste iniziative è far conoscere l’amore e la tenerezza che la Chiesa in questo pezzettino di Vaticano ha verso i più piccoli e i più bisognosi. Come dice il Papa, internet non è una rete di fili ma una rete di persone e quindi quello che vogliamo fare è questo: dare l’opportunità e creare una rete di persone che vada sempre più crescendo per poter aiutare di più.
D. – Questa è una realtà che c’è da molti anni, con la presenza di Papa Francesco si può dire che c’è stata un’ulteriore apertura verso il mondo anche per questa piccola realtà che poi così piccola non è…
R. – Tutte queste realtà che vanno verso chi soffre, come accadrà durante tutto quest’anno della Misericordia, quindi chi ha fame, chi ha freddo, chi soffre nel cuore, dovranno essere all’attenzione dei nostri occhi, dei nostri cuori, delle nostre parole. Sicuramente ha una sottolineatura di tenerezza, di amore, come lo riceviamo ogni momento da Lui.
Responsabile del Dispensario è suor Antonietta Collacchi. Lei parla della gioia dei tanti bambini che frequentano la struttura e della sfida del sito internet:
R. – E’ una cosa molto impegnativa ma molto bella e non si sente la fatica perché è troppo bella.
D. – Che cosa le danno le famiglie, i bambini che vengono aiutati da tanti anni ormai nel cuore del Vaticano?
R. – Esprimono il loro grazie con la gioia che essi portano via quando stanno qui da noi e vanno via la sera. Vederli così contenti e felici, tranquilli, questo è ciò che mi lasciano, il messaggio più grande.
D. – Quante persone solitamente vengono qui al dispensario, quanti bambini vengono curati?
R. – Noi abbiamo registrati all’incirca 500 bambini, quindi seguiamo 500 famiglie. A volte alcune non sono perseveranti, nel senso che vengono due tre volte e poi non vengono più. Abbiamo creato il sito proprio perché le persone ci conoscano e vengano a chiedere il nostro aiuto. Molte famiglie che vengono lo fanno per passaparola perché magari la nonna, la zia, sono venute, hanno conosciuto i bambini che sono diventati grandi e tornano qui con i loro bambini piccoli.
D. – Siete pronti per una maggiore disponibilità che il fatto di andare su internet inevitabilmente porterà?
R. – Sì perché noi crediamo alla Provvidenza e penso che continueremo su questa strada senza preoccuparci troppo perché veramente crediamo nella Provvidenza.
Valentina Giacometti è volontaria e coordinatrice del sito web:
R. – Io sono volontaria da quando ho 15 anni, ora ne ho 31, sono cresciuta insieme al Dispensario. Chiaramente il mio lavoro mi porta a non essere più presente qui ma cerco di offrire il mio aiuto, la mia professionalità, per quello che posso, da lontano, quindi seguendo il Dispensario nelle sue attività e in quelle cose che mi permettono da fuori di lavorare per il Dispensario.
D. – Cosa si troverà sul sito del Dispensario?
R. – Si troveranno informazioni su come richiedere aiuto, quindi cosa le famiglie devono fare per poter usufruire dei nostri servizi. Noi offriamo assistenza pediatrica, visite mediche specialistiche, abbiamo molti volontari medici che offrono il loro aiuto. Offriamo medicinali, pappe, pannolini e beni di prima necessità e ovviamente c’è tutto quello di cui è fatto il Dispensario, quindi gli eventi che organizziamo e in cui coinvolgiamo le nostre famiglie, i nostri giornalini, quindi quello che i volontari fanno insieme alle nostre famiglie… Insomma il Dispensario non è una semplice opera: noi siamo una famiglia. Una famiglia che intende allargarsi, aprirsi al mondo nel segno dell’accoglienza. Entro fine anno il sito sarà in spagnolo, inglese e francese perché sempre più persone possano conoscere questa oasi di carità che non si stanca mai di aiutare chi ha bisogno.
Fonte: Radio Vaticana
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