19.06–. Fumata bianca: è stato eletto il nuovo Papa. 19.10-. Al quinto scrutinio del conclave del 2013 la fumata è bianca. Le campane di San Pietro suonano a distesa e annunciano che Roma ha un nuovo vescovo. Piazza San Pietro e via della Conciliazione sono gremite all’inverosimile. Tutto il mondo guarda alla loggia centrale della basilica di San Pietro e attende l’annuncio del cardinale protodiacono con il noem dell’eletto e quello che ha scelto per il suo pontificato. Un regno che inizia dopo la rinuncia del predecessore Benedetto XVI che a Castelgandolfo guarda in diretta e attende di conoscere il nome del suo successore. E’ la prima volte che nella storia della Chiesa il protodiacono può dire “habemus papas” perché è per la prima volta che Roma ha un Papa regnante e un Papa emerito.
Jorge Mario Bergoglio è il nuovo papa: si affaccia alle 20.22. È il primo papa latinoamericano. Si chiamerà Francesco. Gesuita (è il primo papa della Compagnia di Gesù), arcivescovo di Buenos Aires (dov’è nato il 17 dicembre 1936), ha 76 anni e soprattutto la stampa argentina l’ha sempre considerato uno dei papabili nonostante l’età avanzata. Ecco la cronaca di quei momenti:
Già all’ultimo conclave, fu infatti il più votato dopo Ratzinger. Secondo la ricostruzione più accreditata, Bergoglio, figlio di un ferroviere dell’astigiano emigrato, raccolse fino a 40 voti per scendere a 26 nella quarta votazione, quella che elesse Ratzinger con 84. Secondo altre ricostruzioni, fu lui stesso «quasi in lacrime» a chiedere ai suoi sostenitori di desistere. Ancora oggi è considerato un outsider, qualcuno lo considera una specie erede del cardinale Carlo Maria Martini. Ecco le prime parole così come sono state pronunciate dal nuovo Pontefice:
Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. [Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]. E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella! E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me […]. Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà [Benedizione]. Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!
Chi è il Cardinale Bergoglio? Quando nel 2010 in Argentina venne presentato il progetto di legge sul matrimonio tra omosessuali, Bergoglio scrisse una lettera alle monache carmelitane di Buenos Aires in cui definiva il progetto di legge come una movida del diablo (una mossa del diavolo) e le incitava a pregare contro il scatenare una «guerra di Dio» contro il progetto. La presidentessa Kirchner lo accusò di voler tornare ai tempi dell’Inquisizione. Nel settembre 2012, quando la Corte Suprema di Buenos Aires voleva depenalizzare l’aborto, Bergoglio disse che sarebbe stata una decisione “disdicevole“. In un comunicato, scrisse: «Ancora una volta si vuole limitare o eliminare il valore supremo della vita e ignorare i diritti dei bimbi a nascere. L’aborto non è mai una soluzione. Quando si parla di una madre incinta, parliamo di due vite: entrambe devono essere preservate e rispettate perché la vita è un valore assoluto». Papà Mario faceva il ferroviere, e la mamma Regina faceva la casalinga. La sua vocazione sacerdotale è maturata dopo il diploma di perito chimico. È diventato prete a 33 anni, e a 35 era già tra i gesuiti più autorevoli dell’Argentina (i suoi rapporti con il governo sono da sempre molto tesi). Poco dopo ha sofferto problemi respiratori e, dopo un’operazione, Bergoglio ha subìto la perdita di un polmone.
Con l’elezione di Papa Bergoglio, argentino di lontane origini piemontesi, il Sud America ha avuto il suo primo Pontefice. Un Papa che ha scelto il nome di Francesco, mai usato finora dai pontefici della storia, in onore del santo poverello di Assisi, per una Chiesa che lo stesso Bergoglio ha detto di volere “povera tra i poveri”. Un Papa che ha fatto della semplicità e della immediatezza il suo tratto distintivo, con la vicinanza ai fedeli manifestata in gesti inaspettati e insoliti per un Pontefice, come le telefonate alle persone provate da un grave lutto familiare o da una perdita, o il sorso di mate, tipica bevanda argentina, bevuto durante la sfilata a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della gioventù, quando un giovane gli ha allungato il bicchiere con la cannuccia, spaventando gli agenti della sicurezza. Gesti cordiali e affettuosi, forse inusuali nella loro spontaneità per un gesuita come è Francesco, almeno nell’immagine austera e rigorosa che si ha dei gesuiti. Il nuovo Papa, già dal momento della sua elezione, affacciandosi dal balcone della Basilica di San Pietro davanti ad una piazza gremita di fedeli, in diretta sui media di tutto il mondo, si è presentato subito con grande franchezza e gentilezza, salutando tutti con un “buonasera” e annunciando di essere il “nuovo Vescovo di Roma”. “Un Papa venuto dalla fine del mondo”, ha detto scherzando sulla sua provenienza.Tanti sono stati i gesti significativi e simbolici in questo anno del primo pontificato di Papa Francesco. Un anno che sembra essere stato molto più lungo per l’importanza delle parole e delle azioni del Papa. Come non ricordare la scelta di Lampedusa come meta della sua prima visita pastorale in Italia, dove ha gettato una corona di fiori in mare in omaggio ai tanti migranti che hanno perso la vita nelle traversate del Mediterraneo alla ricerca di una vita nuova lontana da guerre, persecuzioni e miseria. O il forte messaggio lanciato contro la guerra in Siria, quando gli americani sembravano pronti ad nuovo intervento militare in Oriente, mentre il Papa ha scongiurato l’attacco militare e ha indetto una giornata di digiuno e preghiera per i fratelli siriani. di DonSa