Il 4 gennaio del 1975 vi fu la Prima lacrimazione di Nostra Signora di Akita. Le profezie (ancora poco conosciute) della Madonna di Akita
- Il 6 luglio del 1973 si verificò la prima apparizione di Nostra Signora di Akita.
Anche l’oriente cattolico ha le sue apparizioni della Vergine, riceve i suoi messaggi e riscuote l’attenzione dell’opinione pubblica. In Giappone, ad Akita, qualcosa di eccezionalmente fuori della norma, ha fatto pensare 115 milioni di nipponici, cristiani e non (i primi costituiscono una minoranza), i quali davanti ai teleschermi e attraverso i canali d’informazione giornalistica hanno seguito con molto interesse le vicende che ci apprestiamo a riportare.
Ogni continente sembra avere ormai la sua Fatima, che cosa sta avvenendo?
Mai prima d’ora si era assistito ad un proliferare di manifestazioni «soprannaturali» e tanto meno in luoghi impensabili come uno sperduto convento nei pressi e piccolo centro della diocesi di Niigata in un Giappone che conta all’incirca 400.000 cattolici soltanto.
Il piccolo e sperduto convento dell’Istituto delle Serve dell’Eucarestia, è una specie di inno alla povertà, basti dire che il presbiterio è stato ricavato da un vetusto pollaio. Per 4/5 mesi all’anno coloro che lo abitano, oltre alla mancanza di comodità, si ritrovano sepolti dalla neve, in condizioni di vita difficili, che solo una energica scelta religiosa conciliano nei confronti della realtà.
I fatti straordinari iniziarono a manifestarsi dal 12 giugno 1973, per tre giorni consecutivi, a Suor Agnese Sasagawa Katsuko, la quale osservò dei raggi luminosi provenire dal tabernacolo della cappella.
Il 24 giugno, Corpus Domini, i raggi luminosi erano ancor più splendenti. Il 28 giugno, vigilia della festa del Sacro Cuore, una ferita a forma di croce, di considerevoli dimensioni, si formò sul palmo della mano sinistra di Suor Agnese.
Una ferita simile comparve il 6 luglio 1973 nella mano destra della statua della Vergine (somigliante alla Medaglia Miracolosa di Rue de BacParigi) che divenne centro di sconcertanti eventi.
Da quella ferita a forma di croce iniziò a colare sangue. Il fenomeno si ripetè altre volte.
Venerdì 29 giugno, festa del Sacro Cuore, degli angeli apparvero intorno all’altare cantando il «Sanctus». L’angelo custode
Venerdì 6 luglio, una donna apparve a Suor Agnese verso le ore tre del mattino dicendole: «Non temere, sono colei che sta presso di te e ti custodisce, seguimi».
Solo più tardi la religiosa comprese chi fosse: si trattava del suo angelo custode, che aveva preso le sembianze della sorella defunta.
L’angelo le disse: «Non avere paura, ma prega per i tuoi peccati, ma non solo, anche in riparazione per tutti gli uomini. Il mondo attuale ferisce il Santissimo Cuore di Gesù con la sua ingratitudine ed i suoi oltraggi. La ferita della mano della SS. Vergine Maria è molto più profonda della tua. Ora andiamo insieme in cappella…».
Giunti a destinazione l’angelo sparì. Suor Agnese si ritrovò in adorazione dinanzi al tabernacolo. Poi si avvicinò alla statua della Vergine per controllare la profondità della ferita. Una dolce e misteriosa voce provenì dall’immagine scolpita nel legno:
Prima apparizione
Messaggio del 6 luglio 1973
“Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni persona in questa comunità è la ma insostituibile figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora recitiamola insieme:
Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa. Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime.
Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia particolare. Amen”.
Alla fine della preghiera la voce dice:
“Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli ha chiesto che tu preghi con fervore”.
Il 25 luglio il fondatore dell’istituto, Mons. Itò, Vescovo della Diocesi di Niigata, si recò al convento.
Seguì sempre da vicino gli eventi di presunta origine soprannaturale, approvandoli al termine di attenti controlli.
Il 26 luglio dalla mano della statua il sangue di colore scuro cola abbondantemente. Il giorno dopo le fitte lancinanti alla mano di Suor Agnese hanno termine, preannunciate dall’angelo.
I messaggi per il mondo Il 3 agosto la voce della Madonna cominciò il secondo messaggio a Suor Agnese:
Seconda apparizione – Messaggio del 3 agosto 1973
“Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il signore ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al tuo superiore.
Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati.
Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità.
Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini.
Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore.
Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria. Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate. Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella preghiera per consolare il Maestro”.
E dopo un attimo di silenzio:
“Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come capirti e indirizzarti”.
Frasi queste che riportano all’Antico Testamento.
Il messaggio nella sua parte finale anticipa inoltre la benevolenza del superiore verso gli eventi e gli ostacoli posti dal primo comitato di studio contro gli tesi; ciò che realmente avvenne.
Sudorazioni impressionanti, lacrimazioni e sanguinamenti abbondanti, profumi ineffabili, continuavano a caratterizzare la statua della Vergine di Akita.
Il 13 ottobre 1973 una luce misteriosa incominciò ad inondare la cappella, mentre un’essenza indescrivibile permeava l’ambiente, proveniente dalla statua.
La SS. Vergine era lì, pronta a dare il terzo messaggio, il più importante:
Terza e ultima apparizione – Messaggio del 13 ottobre 1973
“Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore”.
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
“Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità”.
E dopo aver sorriso aggiunge:
“Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati”.
Molti teologi hanno rifiutato questo messaggio; il dossier su Akita è giunto intanto, nel 1982, in sede vaticana.
Il messaggio catastrofico e grave che contiene non rappresenta una novità, semmai una ulteriore conferma. Mistici, profeti, veggenti, da molte parte della Terra hanno detto le stesse cose. Ma il peggio però è sempre evitabile, lo dice la stessa Madonna a Medjugorje, a Kibeho e in altri luoghi, anche ad Akita, indicando la soluzione nella preghiera del cuore, affermando che questa può arrestare ogni calamità naturale e la mano di… Dio!
Non sono pertanto messaggi di richiami pressanti data la gravità della situazione
Ed infatti, verso la fine del terzo messaggio a Suor Agnese, rimane la speranza: «Recitate molti rosari. Io sola posso ancora salvarvi dalle disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in me sarà salvato».
Si deduce che è necessaria la partecipazione umana, che senza di questa anche il piano divino, in pieno rispetto della libertà di ognuno, può fallire!
Anche i sacerdoti vedono
Il 13 ottobre 1974 Suor Agnese guarì istantaneamente dalla sua sordità. Il beneficio durò sei mesi.
Ma l’ultima domenica del mese di maggio del 1982, la promessa della Vergine si compì definitivamente, ritrovando l’udito, il giorno di Pentecoste.
Il 4 gennaio 1974 la statua della Vergine di Akita si mise a lacrimare abbondantemente.
Il Vescovo Itò, Tomas Josuda (cappellano e direttore spirituale della veggente) e Padre Joseph Marie Jacq (a cui dobbiamo le dettagliate informazioni su Akita) furono più volte testimoni dell’avvenimento, che l’angelo, così interpretò: «Non siate stupiti di vedere la SS. Vergine Maria piangere. Una sola anima cha si converte è preziosa al suo cuore. Essa manifesta il suo dolore per ravvivare la vostra fede, così incline ad affievolirsi».
Furono contate 101 lacrimazioni (fino al 15 settembre 1981).
Gli esami della medicina legale dell’Università di Akita e di Gifu hanno stabilito che si tratta realmente di sudore, di lacrime umane e di sangue (gruppo «0»). Tale abbondanza esclude la manipolazione. Mons. Itò ha riconosciuto come soprannaturali gli avvenimenti di Akita tramite un lungo messaggio, letto nelle chiese durante la Messa della domenica di Pasqua del 22 aprile 1984.
Il 15 febbraio 1950, la Madonna tramite un’anima consacrata promise: «Il Giappone si convertirà»!
Nel Nuovo Testamento frasi sibilline annunciano che quando il Vangelo di Gesù Cristo sarà predicato ovunque avverranno grandi cose. Oggi l’informazione corre veloce e con l’impiego dei satelliti artificiali nuovi ponti uniscono i continenti del pianeta. Sono solo coincidenze?
Fonte: (Piero Mantero) (Tratto da: “Il Segno”)