+ Padre Christian Carlassare perdona i suoi sicari +
Carlassare: “mi sento di perdonare, come perdono chi li ha spinti a comportarsi così..”
(di Federico Piana) Dal suo letto d’ospedale a Nairobi, in Kenia, dove è stato operato di nuovo per ripulire le ferite dalle schegge di proiettile, padre Christian Carlassare ha detto: “Se li perdono? Certamente. E lo faccio con tutto il cuore”.
Racconta di non voler condannare i sicari che in Sud Sudan lo hanno ferito alle gambe a colpi di kalashnikov dopo averlo aggredito nella propria abitazione: “Lo faccio perché sono giovani e certamente non hanno agito per una ragione contro di me. Sospetto che qualcuno gli abbia commissionato questo gesto.
Dunque, mi sento di perdonare, come perdono chi li ha spinti a comportarsi così. E lo faccio a nome di tutta la gente di Rumbek che, quando sono stato colpito, era fuori dall’ospedale cittadino e dall’aeroporto, dicendomi: padre non abbandonarci, padre ritorna. Non volevano lasciarmi partire per non perdere il loro vescovo”.
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Poi aggiunge, con voce serena, senza un minimo di risentimento, che ciò che lui offre “è un perdono che chiede unità, ascolto e capacità di risolvere i problemi cercando il bene di tutti”.