La notizia dell’uccisione dei tre giovani israeliani scomparsi è una notizia terribile e drammatica. L’assassinio di persone innocenti è sempre un crimine esecrabile e inaccettabile, e un gravissimo ostacolo sul cammino verso quella pace per la quale dobbiamo instancabilmente continuare a impegnarci e a pregare. La violenza chiama altra violenza e alimenta il circolo mortale dell’odio. Il Papa Francesco si unisce al dolore inenarrabile delle famiglie colpite da questa violenza omicida e al dolore di tutte le persone colpite dalle conseguenze dell’odio, e chiede a Dio di ispirare a tutti pensieri di compassione e di pace.
I corpi dei tre ragazzi ebrei, Eyal Yifrah (19 anni) Gilad Shaar (16) e Naftali Fraenkel (16), rapiti nella notte del 12 giugno mentre facevano l’autostop in Cisgiordania, erano stati ritrovati ieri nei pressi del villaggio di Halhul. La cittadina dista appena una decina di minuti in auto dal luogo della sparizione, e da ieri il suo circondario era diventato teatro di un’intensificazione delle ricerche da parte delle forze dello Stato ebraico. A cura di Redazione Papaboys
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