Il moderatore di Curia non sarà una figura distinta. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi nel briefing sul Consiglio dei Cardinali conclusosi ieri e sul Concistoro di questa mattina. I particolari da Alessandro Guarasci per la Radio Vaticana:
Non si prevedono tempi brevi sulla riforma della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana. Sentiamo padre Lombardi:
“Non è che siamo – diciamo – con degli orizzonti di finalizzazioni imminenti di questo documento: se deve essere maturato, studiato molto bene, anche dal punto di vista teologico e canonico, e finalizzato bene in tutti i suoi particolari. Quindi i tempi sono dei tempi abbastanza consistenti, abbastanza lunghi”.
D’altronde quando la Costituzione fu elaborata il lavoro fu accurato, con diversi passaggi, chiamando in causa canonisti e teologi. Si è parlato della creazione di due futuri dicasteri, uno per i laici, la famiglia e la vita; e un altro per la carità, la giustizia e la pace. Entrambi ingloberanno alcuni Pontifici consigli. Da escludere, comunque, che a capo del primo dicastero ci possa essere un laico. Ancora da definire, poi, nei dettagli la figura del moderatore di Curia, ha precisato padre Lombardi:
“Non si pensa ad una figura aggiuntiva, ma che questo compito di coordinamento e di moderazione rientri nei compiti della Segreteria di Stato”.
Circa 165 i cardinali arrivati a Roma e una dozzina gli interventi di questa mattina. Alcuni hanno ribadito la necessità di procedere collegialmente nelle decisioni, altri hanno parlato del ruolo dei laici e della loro formazione lavorativa e spirituale. C’è stato anche chi ha chiesto maggiore mobilità tra il personale dei vari uffici di Curia, mentre qualcun altro ha ribadito che serve rispettare professionalità e competenze.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana