Da tutta la persona di Padre Pio emanava un profumo penetrante. Esso cominciò a diffondersi il giorno stesso della sua totale e definitiva stigmatizzazione, e molti sono quelli che dicono di averlo percepito anche dopo la sua morte. Il dottor Romanelli vi allude nel primo rapporto che fece giungere alle «Autorità dell’Ordine», senza saperne spiegare l’origine.
Confidandosi con un confratello di Padre Pio – Padre Paolo da Valenzano – egli dichiarò di meravigliarsi come un monaco ritenuto «Santo», facesse uso di profumi! Ma Padre Pio, senza dubbio, aveva sentito poiché il medico non sentì più niente durante i due giorni che rimase ancora al convento. Al momento di partire, scendendo la scala, lo sorprese quel profumo gradevole . Non vi trovò un’ulteriore spiegazione. Nessun trattamento che si fosse potuto applicare alle piaghe di Padre Pio avrebbe potuto diffondere un così gradevole odore. E poi, il sangue ha mai avuto l’odore della rosa, del giglio, della violetta o del gelsomino. Era un odore cosi penetrante, così intenso che letteralmente soffocava come quando si aspira ad un flacone di eccellente – e vero profumo.
Il dottor Festa – che aveva esaminato le piaghe dello Stigmatizzato -dichiara: «Posso affermare che alla mia prima visita, ho tolto dal costato un panno bagnato di sangue che ho portato con me per un esame al microscopio. Io personalmente sono sprovvisto di ogni odorato, e non ho sentito alcune emanazione da quel panno; tuttavia un distinto ufficiale ed altre persone che tornavano da San Giovanni, e che si trovavano in automobile accanto a me, non sapendo tuttavia che portavo con me questa stoffa chiusa in una piccola scatola, e, nonostante l’intensa ventilazione che produceva la marcia rapida del veicolo, ne sentirono benissimo la fragranza e mi affermarono che essa corrispondeva perfettamente al profumo che emanava dalla persona di Padre Pio.
Arrivato a Roma, nei giorni che seguirono e per lungo tempo, quello stesso panno sistemato in un mobile del mio ufficio ne profumò talmente l’atmosfera che, fra le persone che venivano a consultarmi, numerose furono quelle che me ne chiesero l’origine.»
Quale può essere l’origine di quel profumo? Un’anima privilegiata – della quale è introdotta la causa in vista di una possibile beatificazione -e che fu la «figlia spirituale» di Padre Pio, Lucia Fiorentino, scrive nella relazione della sua propria vita, che un giorno nel 1919, essa senti un profumo che la meravigliò molto. Guardò intorno a se per vedere se vi fossero dei fiori ma non trovò ne fiori ne persone che potessero essere profumate. Essa si rivolse allora a Gesù, con il quale aveva frequenti colloqui. Il Signore le rispose con una locuzione interiore; «È lo spirito del tuo direttore che non ti abbandona mai. Sii fedele a Dio e a lui.» E Lucia concluse dicendo che si era sentita confortata in mezzo alle tristezze che l’opprimevano. (Fonte www.parrocchie.it)
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