Un distinto signore era un ateo materialista, molto noto in Puglia per il fervore con cui propagandava la sua fede e combatteva la religione. La moglie era invece religiosa, ma l’uomo le aveva severamente proibito di andare in chiesa e di parlare di Dio ai figli.
Nel 1950 l’uomo si ammalò. La diagnosi dei medici fu terribile: “un tumore al cervello e uno dietro l’orecchio destro“. Non c’era speranza di guarigione.
“Fui trasportato all’Ospedale di Bari. Avevo una grande paura del male e della morte. Fu questa paura che mi fece nascere nell’animo il desiderio di rivolgermi a Dio , cosa che non facevo da quando ero bambino. Da Bari fui trasportato a Milano per essere sottoposto a una operazione nel tentativo di salvarmi la vita. Il medico che mi visitò disse che l’operazione era di estrema difficoltà e i risultati assai dubbi. Una notte, mentre ero a Milano, vidi in sogno Padre Pio. Venne a toccarmi la testa e lo sentii dire: “Vedrai che con il tempo guarirai”. Al mattino stavo meglio. I medici furono stupiti dal mio rapido miglioramento, ma ritenevano l’intervento indispensabile. Io invece, terrorizzato, poco prima di entrare in sala operatoria, fuggii dall’ospedale e mi rifugiai in casa di parenti, a Milano, dove si trovava anche mia moglie. Dopo alcuni giorni però, i dolori ripresero fortissimi e, non riuscendo più a resistere, tornai in ospedale.
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I medici, indignati, non volevano più prendersi cura di me, poi la loro coscienza professionale prevalse. Ma prima di procedere all’operazione credettero opportuno farmi degli altri esami. Al termine di questi esami, con grande stupore, si accorsero che dei tumori non c’era alcuna traccia .
Ero sorpreso anch’io, non tanto per ciò che mi dissero i medici, ma perché mentre si stavano facendo gli esami avevo sentito un intenso profumo di viole e sapevo che quel profumo annunciava la presenza di Padre Pio. Prima di lasciare l’ospedale chiesi il conto al professore. Non mi dovete nulla – rispose – giacché nulla ho fatto per guarirvi. Tornato a casa volli andare con mia moglie a San Giovanni Rotondo per ringraziare il Padre.
Ero convinto che la guarigione mi era stata data da lui. Ma quando giunsi nella chiesa del convento di Santa Maria delle Grazie i dolori ripresero violentissimi, tanto che svenni.
Due uomini mi portarono di peso al confessionale di Padre Pio. Mi ripresi. Appena lo vidi gli dissi: “Ho cinque figli e sono molto ammalato, salvatemi Padre, salvate la mia vita”. “Non sono Dio – mi rispose – “e neppure Gesù Cristo, sono un prete come tutti gli altri, non di più, forse di meno. Non faccio miracoli io”. – “Vi prego padre, salvatemi”, implorai piangendo. “Padre Pio stette un attimo in silenzio. Levò gli occhi al cielo e vidi che le sue labbra si mossero in preghiera. In quel momento sentii ancora l’intenso profumo di viole.
Padre Pio disse: “Va a casa e prega. Io pregherò per te. Tu guarirai”. Tornai a casa e da allora ogni sintomo del male sparì.“
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