Categorie: Sancta Sedes

Paesi e popoli martoriati al centro del messaggio di Pasqua di Papa Francesco

Nel messaggio di Pasqua Papa Francesco, dopo aver presieduto in Piazza San Pietro la Santa Messa e impartito la benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana, ha ricordato le ferite del mondo, “pieno di persone che soffrono nel corpo e nello spirito”. Il Santo Padre si è anche soffermato sul dramma di “efferati delitti che non di rado si consumano tra le mura domestiche” e sulla tragedia “di conflitti armati su larga scala che sottomettono intere popolazioni ad indicibili prove”.

Il pensiero del Santo Padre è andato, in particolare, alle popolazioni di Paesi martoriati da guerre, alle vittime del terrorismo e ai migranti. “Gesù Cristo è risorto! L’amore – ha scritto inoltre il Pontefice nel tweet lanciato oggi – ha sconfitto l’odio, la vita ha vinto la morte, la luce ha scacciato le tenebre!

Solo Dio, con la sua misericordia eterna, può riempire “le voragini spirituali e morali dell’umanità”, i vuoti nei cuori che provocano odio e morte. Gesù crocifisso e risorto – ha affermato il Papa – “ci dona il suo sguardo di tenerezza e di compassione verso gli affamati e gli assetati, i forestieri e i carcerati, gli emarginati e gli scartati, le vittime del sopruso e della violenza”. Gesù è la nostra speranza:

“Cristo risorto indica sentieri di speranza alla cara Siria, Paese dilaniato da un lungo conflitto, con il suo triste corteo di distruzione, morte, disprezzo del diritto umanitario e disfacimento della convivenza civile. Alla potenza del Signore risorto  affidiamo i colloqui in corso, affinché con la buona volontà e la collaborazione di tutti si possano raccogliere frutti di pace e avviare la costruzione di una società fraterna, rispettosa della dignità e dei diritti di ogni cittadino”.

“Il messaggio di vita risuonato per bocca dell’Angelo presso la pietra ribaltata nel sepolcro – ha aggiunto il Santo Padre – sconfigga la durezza dei cuori”:

“…E promuova  un incontro fecondo di popoli e di culture nelle altre zone del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente, in particolare  in Iraq, nello Yemen e in Libia”.

Il pensiero del Papa è poi andato alla Terra di Gesù:

“L’immagine dell’uomo nuovo, che splende sul volto di Cristo, favorisca in Terrasanta la convivenza fra Israeliani e Palestinesi, come anche la paziente disponibilità e il quotidiano impegno ad adoperarsi per edificare le basi di una pace giusta e duratura tramite un negoziato diretto e sincero”.

Il Pontefice ha espresso il proprio auspicio anche per un altro Paese dilaniato dalle violenze:

“Il Signore della vita accompagni pure gli sforzi intesi a raggiungere una soluzione definitiva alla guerra in Ucraina, ispirando e sostenendo anche le iniziative di aiuto umanitario, tra cui la liberazione di persone detenute”.

Il Papa ha quindi ricordato le vittime del terrorismo:

“Il Signore Gesù, nostra Pace, che risorgendo ha vinto il male e il peccato, stimoli in questa festa di Pasqua la nostra vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente in diverse parti del mondo, come è avvenuto nei recenti attentati in Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun e Costa d’Avorio e Iraq”.

Non mancano – ha affermato Papa Francesco – “fermenti di speranza” per le prospettive di pace in Africa:

“Penso in particolare al Burundi, al Mozambico, alla Repubblica Democratica del Congo e al Sud Sudan, segnati da tensioni politiche e sociali”.

Gesù – ha detto il Papa – è “la porta della misericordia spalancata per tutti”:

“Il suo messaggio pasquale si proietti sempre più sul popolo venezuelano nelle difficili condizioni in cui si trova a vivere e su quanti hanno in mano i destini del Paese, affinché si possa lavorare in vista del bene comune, cercando spazi di dialogo e collaborazione con tutti”.

L’annuncio del Cristo risorto – ha affermato il Pontefice – ci invita anche a non dimenticare migranti e di rifugiati –  tra cui molti bambini –  “in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia sociale”:

“Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto. L’appuntamento del prossimo Vertice Umanitario Mondiale non tralasci di mettere al centro la persona umana con la sua dignità e di elaborare politiche capaci di assistere e proteggere le vittime di conflitti e di altre emergenze, soprattutto i più vulnerabili e quanti sono perseguitati per motivi etnici e religiosi”.

In questo giorno glorioso – ha sottolineato poi il Santo Padre – gioisca la terra ricca di splendore ma tanto maltrattata “da uno sfruttamento avido di guadagno, che altera gli equilibri della natura”:

“Penso specialmente a quelle aree colpite dagli effetti dei cambiamenti climatici, che non di rado provocano siccità o violente inondazioni, con conseguenti crisi alimentari in diverse parti del pianeta”.

Papa Francesco ha quindi esortato a riascoltare con i fratelli e le sorelle “che sono perseguitati per la fede e per la loro fedeltà al nome di Cristo e dinanzi al male che sembra avere la meglio nella vita di tante persone”, la consolante parola del Signore: “Non abbiate paura! Io ho vinto il mondo!”. Il messaggio di Gesù – ha detto infine il Papa – “aiuti ciascuno di noi a ripartire con più coraggio per costruire strade di riconciliazione con Dio e con i fratelli”:

“A quanti nelle nostre società hanno perso ogni speranza e gusto di vivere, agli anziani sopraffatti che nella solitudine sentono venire meno le forze, ai giovani a cui sembra mancare il futuro, a tutti rivolgo ancora una volta le parole del Risorto: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose … A colui che ha sete darò gratuitamente acqua dalla fonte della vita. Questo rassicurante messaggio di Gesù, aiuti ciascuno di noi a ripartire con più coraggio e con più speranza per costruire strade di riconciliazione con Dio e con i fratelli. ne abbiamo tanto bisogno”.
.

.
Il servizio è di Amedeo Lomonaco per la Radio Vaticana

Ultimi articoli

Il Santo di oggi, 16 novembre. E’ la festa di Santa Gertrude: la mistica delle rivelazioni. Recita la supplica per liberare 1000 anime!

Santa Gertrude: ecco la storia della grande mistica Santa Gertrude, monaca e mistica tedesca, è considerata come l'iniziatrice del culto…

16 Novembre 2024

Accadde il 14 novembre (era l’anno 2002): la storica visita di Giovanni Paolo II al Parlamento italiano

Un appuntamento storico: si svolse giovedì 14 novembre 2002, a Palazzo Montecitorio, la visita di Sua Santità Giovanni Paolo II…

14 Novembre 2024

Preghiera del mattino da recitare appena svegli alla dolce Maria ‘Regina del Cielo’, 11 novembre 2024

Preghiera del mattino a Maria, la 'Regina del Cielo' Invoca la Beata Vergine Maria con la preghiera del mattino... Ecco…

11 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 11 Novembre 2024. Donna della Festa, prega per noi

Donna della Festa, prega per noi Santa Maria, donna del piano superiore, splendida icona della Chiesa, tu, la tua personale…

11 Novembre 2024

Vangelo del giorno, 11 Novembre 2024. Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli perdonerai.

Vangelo del giorno, 8 Novembre 2024.  Lc 17,1-6 - Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli…

11 Novembre 2024

W San Martino! Oggi, 11 novembre, è il suo giorno. Chiedi una grazia particolare al santo che tutti amano.

San Martino di Tours: vita e preghiera San Martino di Tours è stato un vescovo cristiano del IV secolo; è…

11 Novembre 2024