«Roma vedrà un evento che mai nella storia della città è avvenuto: due papi vivi e due papi santi. Immagino l’emozione di Francesco e Benedetto». È quanto ha annunciato in una conferenza stampa sulla canonizzazione di Karol Wojtyla e Angelo Roncalli il vice presidente dell’Orp, monsignor Liberio Andreatta, confermando così la presenza del papa emerito Benedetto XVI alla cerimonia di domenica in piazza San Pietro che sarà presieduta da papa Francesco. Ratzinger: «Convinto della sua santità da subito». Nell’unica intervista rilasciata (per iscritto) dopo la rinuncia del febbraio 2013 (e pubblicata nel volume «Accanto a Giovanni Paolo II» delle edizione Ares) il papa emerito Benedetto XVI ha voluto anche lui «rendere onore alla straordinaria bontà e comprensione» del suo predecessore polacco, rivelando che nei 24 anni in cui collaborò con lui alla guida della Congregazione della Dottrina della fede, papa Wojtyla «spesso avrebbe avuto motivi sufficienti per biasimarmi o per porre fine al mio incarico di prefetto. E tuttavia mi sostenne con una fedeltà e una bontà assolutamente incomprensibili». Secondo Benedetto XVI, al quale si deve in massima parte la rapidità della canonizzazione del predecessore, restano centrali le parole gridate da Giovanni Paolo II all’inizio del pontificato: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo». «Il mio ricordo di Giovanni Paolo II è colmo di gratitudine. Non potevo e non dovevo provare a imitarlo, ma ho cercato di portare avanti la sua eredità e il suo compito meglio che ho potuto», ha detto nella sua intervista il papa emerito Benedetto XVI che ammette di aver ritenuto che «Giovanni Paolo II fosse un santo», fin «negli anni della collaborazione con lui».
«Santi insieme»: le ragioni di papa Francesco-. Sia Giovanni XXIII che Giovanni Paolo II saranno proclamati santi domenica prossima grazie a una decisione presa da papa Francesco al termine dei relativi processi di canonizzazione nei quali entrambi hanno goduto di una accelerazione: Roncalli era al termine dell’iter, mancava l’approvazione di un secondo miracolo (da scegliere tra i numerosissimi che gli sono stati attribuiti) ma Bergoglio ha concesso di saltare questa fase; l’iter per Wojtyla era all’inizio, quando Benedetto XVI autorizzò a derogare dall’attesa dei cinque anni dalla morte per avviare la causa (secondo molti testimoni, tra cui il fotografo Arturo Mari, lo stesso Joseph Ratzinger aveva ricevuto una grazia particolare dal predecessore, in occasione di una grave malattia).
Previsto 1 milione di presenze: al via piano sicurezza-. Intanto Roma si prepara, con quasi 10mila persone dispiegate nel territorio urbano, ad accogliere fino a 1 milione di presenze, tra turisti e pellegrini, in occasione della canonizzazione dei due Papi. Al momento solo dalla Polonia, terra natale di Wojtyla, è previsto l’arrivo di 1700 pullman, 58 voli charter e cinque treni speciali, oltre ad una nave salpata da Barcellona. Per quanto riguarda le forze in campo i numeri parlano di 2500 addetti della Protezione civile ai quali si aggiungono 500 volontari Orp (l’Opera romana pellegrinaggi), 2400 membri delle forze dell’ordine in supporto a quelle già normalmente presenti nella Capitale, 2000 vigili urbani, circa 1000 funzionari dell’Ama, l’azienda della nettezza urbana romana che attiverà un piano straordinario di pulizia e decoro della città, inclusa la gestione di 980 bagni chimici. Questa mattina è stato presentato anche il piano sicurezza della Questura che prevede una serie di misure. Tra queste: ispezioni e bonifiche, estese al sottosuolo, di tutte le vie della zona; pattugliamento anche subacqueo delle acque del Tevere tra ponte Sisto e ponte Umberto I; delimitazione di un’«area di massima sicurezza» interamente pedonale all’esterno della Città del Vaticano. a cura della Redazione Papaboys