Il Papa ha ricevuto la premier polacca, oggi in Vaticano, e nel corso del colloquio, al quale è seguito un incontro tra la stessa Ewa Kopacz e il «ministro degli Esteri» della Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher. Nei colloqui c’è stato, a due giorni dall’udienza del Papa al presidente russo Vladimir Putin, «uno scambio di vedute sulla situazione internazionale, con particolare attenzione all’Ucraina».
«Nel corso dei cordiali colloqui – si legge nel comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana a conclusione dell’udienza – è stata apprezzata la serena ed efficace collaborazione alla preparazione della visita che Sua Santità compirà in Polonia nel 2016, in occasione della Giornata mondiale della gioventù. Ci si è poi soffermati sul positivo contributo della Chiesa in Polonia nell’attuale contesto socio-economico e su alcune questioni di carattere etico. Nel prosieguo della conversazione – conclude la nota – c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione internazionale, con particolare attenzione all’Ucraina».
Dopo l’udienza la premier polacca ha poi dichiarato ai cronisti presenti di aver chiesto al Papa di «pregare per i polacchi e per la Polonia», e, in merito al previsto viaggio in Polonia per la Gmg del 2016, di aver chiesto a Francesco di non limitare la sua visita a Cracovia, ma di visitare anche Varsavia, sulle orme del viaggio di Karol Wojtyla nel 1979. Con il Papa, ha detto ancora Ewa Kopacz a quanto riferito dai cronisti presenti, si è poi parlato, oltre che della delicata situazione ucraina, anche del cosiddetto Stato islamico e del tema degli immigrati in arrivo nell’Unione europea.
La premier, a quanto riferito, ha trovato il Papa «molto sereno, caloroso e stanco». La premier polacca ha regalato al Papa un albero di melo destinato ai giardini vaticani, Francesco ha donato, come è sua consuetudine con i primi ministri, una copia della sua esortazione apostolica, Evangelii Gaudium, e la tradizionale medaglia raffigurante San Martino. «Santo Padre noi la amiamo come abbiamo amato Giovanni Paolo II», ha detto Ewa Kopacz al Papa. «Questo Papa – ha detto il primo ministro nella successiva dichiarazione ai cronisti – rappresenta la primavera della Chiesa e niente cambierà questa mia opinione». La premier polacca ha poi deposto un mazzo di fiori bianchi e rossi sulla tomba di Giovanni Paolo II che si trova nella basilica di San Pietro.
Di Iacopo Scaramuzzi per Vatican Insider (La Stampa)
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