Categorie: Finis Mundi

Papa Francesco: 100 mila dollari in aiuto al Nepal, più di 5.000 i morti

Papa Francesco ha inviato, attraverso il dicastero “Cor Unum”, un primo contributo di 100 mila dollari per il soccorso alle popolazioni del Nepal colpito dal terribile terremoto. Secondo i dati al momento a disposizione, ma purtroppo non ancora definitivi, le vittime sarebbero oltre 5mila e più di 10mila i feriti. La somma stanziata a nome del Papa verrà inviata alla Chiesa locale, impiegata a sostegno delle opere di assistenza svolte in favore degli sfollati e dei terremotati, e vuole essere una prima e immediata espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento nei confronti delle persone e dei territori colpiti, che Papa Francesco ha assicurato nel corso del Regina Coeli di domenica 26 aprile. Conferenze episcopali e organismi di carità cattolici sono già ampiamente impegnati nell’opera di soccorso. Per un aggiornamento sulla situazione nel Paese asiatico e le operazioni di soccorso, il servizio di Gabriella Ceraso per la Radio Vaticana:

E’ un balletto di cifre tutte agghiaccianti quello che continua ad arrivare dal Nepal: tra i 6 e gli 8 milioni le persone interessate, più di un milione i senzatetto che hanno paura, fame e freddo nei 34 Distretti colpiti dal sisma. Intanto, si continua a scavare sotto le macerie e migliaia di cadaveri estratti vengono avvolti in teli e disposti lungo strade e corsi d’acqua, dove giorno e notte si procede con il rito delle cremazioni di massa, anche per evitare epidemie. Altro problema è che le comunicazioni sono interrotte: diverse località nelle vallate più remote sono ancora isolate. “Qui c’è solo caos e paura”, racconta al microfono di Helene Destombes, Ingo Radtke, segretario generale di Malteser international, organizzazione di soccorsi d’urgenza dell’Ordine di Malta che ha una squadra in Nepal:

R. – Toute à fait. C’est un autre problème!…
Sì, Questo è un altro problema! E’ già difficile arrivare nel Paese: l’aeroporto è piccolo… Noi sappiamo che ci sono stati degli aerei che avrebbero voluto atterrare, ma che non hanno potuto farlo e che sono stati costretti a rientrare a Delhi. Non c’era posto in aeroporto… Non ho alcuna notizia al momento sullo stato delle strade: ho sentito parlare della caduta di pietre. Tutto è bloccato anche per i rifornimenti e gli aiuti… L’epicentro del sisma è stato a 80 chilometri a nordovest di Katmandu e non abbiamo alcuna notizia riguardo a quella zona, perché è difficile riuscire ad arrivarci… Ma bisogna farlo! Siamo assolutamente certi che anche lì ci sono delle vittime… Quelle persone non hanno ricevuto alcun aiuto!

Sono anche le continue scosse ad impedire spesso agli aerei di atterrare, come è accaduto ad un’èquipe di Medici senza frontiere dirottata in India: quelle che sono già arrivate già stanno operando, con quali priorità in situazioni simili? Ce lo spiega Stefano Zannini Direttore supporto alle operazioni, di Medici senza frontiere:

R. – La priorità in questo momento è sicuramente quella di aumentare la capacità chirurgica delle strutture locali. Il motivo è molto semplice, le operazioni chirurgiche sono quelle che permettono oggi di salvare vite umane. E per farlo è essenziale avere materiale, personale, sale operatorie. Su questi aspetti stiamo lavorando oggi.

D. – Rischio epidemie: si dice che siano in atto anche numerose cremazioni proprio per evitarne la diffusione…
R. – Sul rischio epidemie mi sento di dire sostanzialmente due cose. La prima è che l’esperienza di tutti questi anni in contesti di questo tipo ci ha mostrato come il rischio di epidemie legato prettamente ai cadaveri sia estremamente basso se non nullo. Certo, condizioni igienico sanitarie invece molto precarie, acqua contaminata, possono generare epidemie: penso al tifo, penso al colera, etc. E questa è una cosa sulla quale dobbiamo lavorare il prima possibile.

D. – “Manca tutto”, ha testimoniato in queste ore un medico che è proprio nella zona di Kathmandu, manca tutto dal punto di vista medico. La vostra azione è anche di rifornimento?
R. – Assolutamente sì. Noi stiamo facendo partire proprio in queste ore da Bordeaux e da Bruxelles 65 tonnellate di materiale e un ospedale gonfiabile. Alcuni camion sono entrati ieri in Nepal dall’India e stanno portando materiale prettamente medico – garze, bisturi, guanti – e materiale non sanitario, come, per esempio, pompe generatori, quello che serve per garantire elettricità e acqua potabile. L’acqua è assolutamente necessaria per effettuare interventi chirurgici. In media ogni operazione consuma circa 100 litri di acqua pulita.

D. – Quali sono le zone, secondo voi, più difficoltose in base alle notizie che avete?
R. – La fotografia che abbiamo oggi di Kathmandu è quella di una città non completamente distrutta, diversi edifici sono rimasti in piedi, ospedali a pieno regime, mancanza di materiale. Quello che ci preoccupa, oltre a questo, però è la zona rurale, la zona che sta soprattutto a nordovest della capitale Kathmandu. Abbiamo sorvolato ieri una sessantina di villaggi e di questi 60, circa 45 erano o distrutti o parzialmente danneggiati. L’unica possibilità di accesso in tempi rapidi è l’elicottero.

D. – Sappiamo che lei ha lunga esperienza in zone terremotate: in questa situazione particolari ci sono difficoltà ulteriori? E’ diversa questa realtà dalle altre? Quanto ci vorrà per raggiungere tutti?
R. – La difficoltà è che mi pare importante e che differenzia un po’ questo terremoto da quello di Haiti è l’estrema dispersione di questi villaggi nella zona rurale e le grandi difficoltà di accesso: cioè, se ad Haiti il sisma aveva colpito soprattutto la capitale e un altro paio di città raggiungibili facilmente in macchina, oggi parliamo di difficoltà logistiche estremamente importanti per poter raggiungere la popolazione che ha bisogno. Penso che un intervento come quello che si sta profilando in Nepal prenderà diversi mesi perché i bisogni sono importanti e perché il sistema sanitario farà molta fatica a riprendersi.

“Aiuti lenti e inefficaci”, ammette anche il premier nepalese, chiedendo ancora aiuto alla comunità internazionale: alla Chiesa si unisce l’ Onu che ha stanziato 15 milioni di dollari e ha inviato i primi camion con rifornimenti alimentari che stanno entrando in Nepal insieme alle squadre di medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Intanto la terra continua a tremare: addirittura secondo gli studiosi l’intensità dei movimenti tellurici avrebbe fatto sprofondare di tre metri l’area di Kathmandu. Difficoltà estreme si registrano anche sull’Everest dopo le valanghe succedute al sisma: ancora ignoto il numero totale dei dispersi, una quarantina sono italiani, tra cui 4 i morti accertati.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

Ultimi articoli

Carlo Acutis e Frassati santi nel Giubileo, lo ha deciso Papa Francesco. Ecco le date

Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…

20 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 20 novembre 2024. Maria, Avvocata nostra, prega per noi!

Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…

20 Novembre 2024

Oggi, 20 novembre, festa di Sant’Edmondo: il patrono dei regali. Chiedigli una grazia che hai particolarmente a cuore

Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…

20 Novembre 2024

Inizia oggi, lunedì 18 novembre 2024, la potente novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…

18 Novembre 2024

Festa di oggi, 18 Novembre: è la Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo (Preghiera)

Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…

18 Novembre 2024

Triduo. Prega la Madonna della Salute (per i prossimi 3 giorni). Affidiamoci a lei da oggi, 18 novembre 2024

Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…

18 Novembre 2024