«Il viaggio del Pontefice nella nostra diocesi, continua il presule, è diventato vera testimonianza dell’attenzione del Vicario di Cristo verso le periferie e gli ultimi della nostra comunità. Spero che tutto ciò che di bello esiste nella nostra diocesi, con la visita del Successore di Pietro, possa risplendere e radicarsi nelle coscienze di ciascuno per non spegnersi mai più». Era il 29 marzo quando, in una chiesa cattedrale gremita di gente, mons. Galantino annunciava la visita pastorale del Papa Cassano allo Ionio. Ed il presule, sin dal primo annuncio, ha ben delineato il significato di questo “evento di Chiesa” da vivere nel segno della sobrietà, della solidarietà, della collaborazione, della consapevolezza che colui che arriva è il Successore di Pietro, “testimone del Signore risorto” che viene per ridare fede e speranza. Il significato di profonda spiritualità che mons. Galantino ha voluto dare, sempre e in ogni circostanza alla visita, ha raggiunto tutti, anche le istituzioni, da subito frenate e allontanate dalla preoccupazione e tentazione di realizzare grandi opere e «interventi di maquillage occasionali, tesi solo a rendere la città ed il percorso presentabili agli occhi del Papa e del suo seguito».
Il sindaco della città, Gianni Papasso, ha prontamente apprezzato l’intervento preventivo del presule che gli ha permesso di vivere la visita papale: «come evento straordinario, emozionante e speciale. Un dono bellissimo che ci ha fatto Papa Francesco. Siamo chiamati a viverlo nella riflessione! Non deve essere un momento di spesa, niente che sia maquilage e l’invito di mons. Galantino in tal senso ha frenato in me ogni preoccupazione e desiderio di realizzare grandi opere e mi ha fatto comprendere il vero significato dell’arrivo del Vicario di Cristo!».
E così è stato anche per la comunità che, stretta attorno al suo pastore, si è preparata spiritualmente a questo grande evento di fede con la missione itinerante che ha avuto come tema “Chiediamoci scusa”, sulla scia della frase pronunciata da Papa Francesco in occasione della nomina di monsignor Galantino a segretario della Cei.
La missione ha coinvolto tre piccole realtà, lontane dal centro diocesano, sempre per restare in linea con l’attenzione verso le periferie mostrata dal Pontefice: la comunità di Saracena, per la vicaria di Castrovillari, Francavilla marittima, per la vicaria di Cassano allo Ionio, Roseto Capo Spulico, per la vicaria dell’Alto Ionio.
Tre comunità le cui piazze sono diventate il crocevia di appuntamenti musicali e teatrali e fucina di nuove relazioni, mentre i missionari si sono recati ai crocicchi delle strade, per le case, donando piccole testimonianze e invitando ciascuno a vivere l’ esperienza di fede. Ad ognuno è stata data anche la possibilità di partecipare, nella chiesa più vicina alla piazza di volta in volta meta della missione, al sacramento della riconciliazione e all`esposizione del Santissimo Sacramento. Riaccendere nei cuori la fede, andare per le strade nel desiderio di raggiungere i più lontani, comunicare la gioia di camminare con Cristo Gesù, farlo conoscere, stare vicino ai più deboli, agli ultimi, questo lo scenario dei momenti di preparazione alla visita papale, questo il proposito della missione itinerante.
Uno scenario che ben si sposa con la linea seguita nel programma della visita papale: segno tangibile dell’amore del Papa verso gli ultimi. Poveri, anziani, ammalati, detenuti questi infatti saranno i protagonisti del viaggio pastorale al quale il Pontefice vuole donare parole di speranza, di amore, insieme al resto della comunità di fedeli alla quale, Papa Bergoglio, vuole anche «chiedere scusa» per aver «preso» il loro Vescovo. di Don Francesco Cristofaro
UN PO’ DI CURIOSITA’ … ORGANIZZATIVE!
Distribuiti i PASS per l’ingresso nell’area in cui il Santo Padre celebrerà la Messa. Verranno consegnati sul Pulman a coloro che arriveranno nella città calabrese e agli altri sono già stati consegnati a mano. Nella foto potete notare come verranno distribuite le oltre 90.000 persone che hanno richiesto i pass, l’altare, le vie di uscita, l’area parcheggi, l’area ristoro e l’area del Pronto Soccorso.
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DAL LIBRETTO ‘VADEMECUM’ DISTRIBUITO AI PELLEGRINI
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