Oggi, Giovedì Santo, Papa Francesco si è recato alla casa circondariale Nuovo Complesso Rebibbia di Roma dove è arrivato alle 17.14. Nel cortile interno il Santo Padre ha salutato numerose autorità, personale ecclesiastico e fedeli, un primo gruppo di detenuti, decine, molti dei quali lo hanno abbracciato con emozione e grande affetto. Questo saluto si è prolungato per molti minuti. Alla fine il Papa, usando un microfono ha ringraziato tutti per “l’accoglienza calorosa e sentita ...” “Grazie tante“, ha concluso visibilmente emozionato.
Alle ore 17.35, il Papa è entrato nella chiesa “Padre Nostro” per presiedere la celebrazione della Messa in coena Domini, inizio del Triduo Pasquale, nel corso della quale lava i piedi ad alcuni detenuti e ad alcune detenute della vicina casa circondariale femminile.
– La Santa Messa inizia alle 17.51 con la processione che entra in chiesa. – Liturgia della Parola. Ore 18.01
– Dal Vangelo secondo Giovanni 13,1-15. Ore 18.10 Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi». Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».
Frasi dell’omelia del Santo Padre pronunciata a braccio:
Questo giovedì era a tavola con i discepoli per celebrare la festa della Pasqua. Il Vangelo di oggi dice: Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Ecco, Gesù ci ama sempre, senza limiti. Sempre di più. Non si stanca di amare a nessuno. Ama tutti noi al punto di dar la vita per noi, per tutti, e per ognuno.
Ognuno può dire: Gesù ha dato la vita per me, con nome e cognome. Il suo amore è personale.
Il suo amore non delude mai. Non si stanca di amare e di perdonare.
Poi Gesù lava i piedi ai suoi discepoli e loro non capivano.
Era abitudine lavare i piedi agli ospiti ma lo facevano gli schiavi.
Gesù si fa schiavo e lava i piedi ai suoi discepoli.
Gesù per amore si è fatto schiavo, per servirci, …
Oggi il sacerdote lava i piedi a 12 persone.
Nel nostro cuore dobbiamo avere la certezza che quando il Signore ci lava ci purifica.
Oggi io laverò i piedi a 12 di voi e in loro ci siete rappresentati tutti voi.
Anche io ho bisogno di essere lavato dal Signore.
Pregate per me. Perché possa diventare più schiavo di tutti, di voi, e dell’amore di Dio.
A cura di Redazione Papaboys fonti: Diretta WEB-TV Papaboys (Grazie al segnale CTV) / Il Sismografo