Categorie: Sancta Sedes

La sorpresa di Papa Francesco a Greccio: visita privata e incontro con i giovani

Papa Francesco a sorpresa va in visita a Greccio nel pomeriggio di questo 4 gennaio 2016. In realtà si è presentato in tarda mattinata, per una visita non programmata. Tra la sorpresa di tutti i partecipanti al Meeting dei giovani, è arrivato Papa Francesco, introdotto dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili.

Il Pontefice è arrivato con la Ford Focus, ha parlato ai giovani, per poi fare visita al Santuario.

Papa Francesco, che ormai ci ha abituati a ‘visite a sorpresa’ come questa,  è arrivato al santuario di Greccio intorno alle 14.45 per quella che viene definita in Vaticano come una «preghiera personale».


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Il Pontefice è stato a pranzo con il vescovo locale, mons. Domenico Pompili, ha poi visitato la cappella del Santuario francescano, quindi ha incontrato la comunità francescana locale e ha salutato anche un gruppo di giovani. Papa Bergoglio ha anche visitato il presepe. Il ritorno a Roma sempre con la stessa auto, la «sua» Ford Focus.
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Perchè a Greccio, in provincia di Rieti? Intanto per per visitare il luogo in cui San Francesco istituì il Presepe. Il Pontefice ha anche incontrato la comunità francescana locale.
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Lo stupore e la gioia dei frati francescani che hanno ricevuto la visita a sorpresa di Papa Francesco

Greccio è legato in modo indissolubile alla vita di san Francesco. Gli ultimi anni della vita di Francesco sono dolorosi; malattia e situazione del suo Ordine lo forgiano. Sono anche gli anni in cui un’intima gioia, un senso di pienezza che tutto pervade, sembra impadronirsi di lui.

Di questi sentimenti è testimone il singolare Natale nella montagna, che Francesco vuole celebrare a Greccio – luogo a lui tanto caro – il 25 dicembre 1223. A Giovanni Velita, signore di Greccio, Fran­cesco disse: “Ecco vorrei che in qualche grotta della montagna che possiedi facessi collocare una mangiatoia con il fieno e vi conducessi un bue e un asinello così come erano a Betlemme. La notte di Natale verrò lassù e, tutti insieme, pregheremo nella grotta”.

Giunge la notte di Natale: nella grotta tutto è pronto. Il presepe e un piccolo altare. Era come se Betlemme, quell’anno, si fosse portato sulla cima della montagna di Greccio. Il sacerdote dà inizio alla Mes­sa di Natale. Francesco canta il Van­gelo. Il culmine della celebrazione: Francesco prende tra le braccia quel bambino posto sul fieno il quale, per la fede di Francesco, sembra prendere vita e rinascere nel cuore dei presenti.

Fu questo il primo presepe vivente della storia. Da allora, la tradizione si diffuse nel resto d’Italia e negli altri Paesi cristiani. Oggi, i presepi viventi sono organizzati pressoché in tutto il mondo occidentale cristiano, non solo cattolico, ma anche da parte di fedeli di altre Chiese.

LA TESTIMONIANZA  di padre Alfredo Silvestri, guardiano del santuario di Greccio (dall’Agenzia Sir)

È viva nelle parole di padre Alfredo Silvestri, guardiano del santuario di Greccio, l’emozione per la visita privata appena compiuta da Papa Francesco, che nel primo pomeriggio si è recato nel luogo in cui San Francesco istituì il presepe. “Una visita del tutto inaspettata, una bellissima sorpresa, non sapevamo nulla”, assicura il guardiano, dicendo di essere stato chiamato all’improvviso da un confratello mentre si trovava nelle vicinanze con alcuni amici. “Il Pontefice è arrivato al santuario intorno alle 15.20 – racconta -. Ieri il santuario era pieno, oggi c’erano pochissime persone. Abbiamo aperto il cancelletto del santuario per farlo entrare nella grotta scavata nella roccia in cui San Francesco ha allestito il primo presepio”.  Lì il Papa si è raccolto in preghiere silenziosa, poi, prosegue padre Alfredo, “entrato in chiesa si è fatto il segno della croce e ha baciato, commosso, l’altare sul quale celebriamo tutte le mattine alle 8”. Prima di andarsene ha salutato i presenti e una settantina di giovani che stavano partecipando ad un incontro, chiedendo loro di pregare per lui. “È stata una grandissima gioia – sottolinea padre Alfredo -. Stiamo concludendo le feste con tanta grazia di Dio”.

Servizio in aggiornamento (h.16.00)

a cura della redazione Papaboys / Foto: Il Messaggero / Web

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