Si tratta di una visita privata, così desiderata dal pontefice, a causa del Covid-19…
Sabato 3 Ottobre 2020, Papa Francesco, torna ad Assisi per la quarta volta, in occasione della data del ‘transito’ di Francesco, per firmare la sua nuova enciclica ‘Fratelli tutti’.
L’enciclica, è una lettera circolare, che il Santo Padre invia a tutti i vescovi della Chiesa e, tramite questi, a tutti i fedeli, per un messaggio pastorale.
Indica cioè la direzione da seguire, su temi cruciali che riguardano l’umanità. Questa è la terza enciclica di Papa Francesco. ‘Fratelli tutti’ è il titolo, che rimarrà scritto in italiano, quindi non tradotto, in tutte le altre lingue in cui il testo sarà declinato, dopo la sua pubblicazione. Mentre il sottotitolo è: ‘Sulla fraternità e l’amicizia sociale’.
Quelle precedenti sono state ‘Lumen fidei’ del 5 luglio 2013 e ‘Laudato sì. Sulla cura della casa comune’, del 24 maggio 2015, testo che ha fatto tanto discutere, trasformandosi in un manifesto sulle crisi del pianeta e le catastrofi climatiche che mettono in pericolo il pianeta terra, la casa degli uomini.
Bergoglio, nel giorno in cui si ricorda la morte di San Francesco, è atteso nella cittadina umbra nel primo pomeriggio, per quella che è stata annunciata come una visita privata, così desiderata dal pontefice, a causa delle restrizioni per il Covid.
I suoi passaggi ad Assisi, saranno quindi chiusi al pubblico dei fedeli. Papa Francesco è atteso alle 14.40 al Sacro Convento. Lo raggiungerà in auto e si recherà direttamente alla tomba di San Francesco. Tranne improvvisi fuori onda, non dovrebbe soffermarsi alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli o in altri luoghi serafici . Sulla tomba di San Francesco si soffermerà in preghiera, come accaduto in passato in questo luogo che appare essere molto caro a Papa Francesco, in cui ama trattenersi in meditazione e contemplazione. È qui che Bergoglio ha scelto di celebrare la messa.
Ed è qui, nella cripta, e non nella basilica Inferiore – come erroneamente scritto da più parti – che Papa Francesco ha scelto di celebrare messa alle ore 15, alla presenza di pochi frati e, in rispetto a quanto vietato ai fedeli, anche probabilmente senza o con pochissime autorità religiose. Sarà ancora la tomba del Poverello, il luogo della firma dell’enciclica ‘Fratelli tutti’.
Per la prima volta nella storia della chiesa che una enciclica viene ‘bollata’ fuori dalle mura vaticane. La firma di questo atteso documento avverrà, quindi, a conclusione delle celebrazioni e dell’omelia del pontefice. Poi, probabilmente, si soffermerà qualche minuto con i frati del Sacro convento di Assisi, per ripartire, sempre in auto, alla volta del Vaticano, circa un’ora e mezza dopo il suo arrivo. Insomma una visita lampo per una storica giornata per la Chiesa cattolica.
(Fonte sanfrancescopatronoditalia.it/umbria24.it)
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