Non è ovviamente la prima occasione nel quale il Pontefice si fa difensore di ogni vita umana, specialmente quelle più deboli ed indifese.
Una diffusa mentalità dell’utile, la “cultura dello scarto”, che oggi schiavizza i cuori e le intelligenze di tanti, ha un altissimo costo: richiede di eliminare esseri umani, soprattutto se fisicamente o socialmente più deboli. La nostra risposta a questa mentalità e un “si” deciso e senza tentennamenti alla vita.
“Il primo diritto di una persona umana e la sua vita. Essa ha altri beni e alcuni di essi sono più preziosi; ma e quello il bene fondamentale, condizione per tutti gli altri” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato, 18 novembre 1974, 11). Le cose hanno un prezzo e sono vendibili, ma le persone hanno una dignità, valgono più delle cose e non hanno prezzo. Tante volte, ci troviamo in situazioni dove vediamo che quello che costa di meno e la vita. Per questo l’attenzione alla vita umana nella sua totalità e diventata negli ultimi tempi una vera e propria priorità del Magistero della Chiesa, particolarmente a quella maggiormente indifesa, al disabile, all’ammalato, al nascituro, al bambino, all’anziano, che e la vita più indifesa.
Nell’essere umano fragile ciascuno di note invitato a riconoscere il volto del Signore, che nella sua carne umana ha sperimentato l’indifferenza e la solitudine a cui spesso condanniamo i più poveri, sia nei Paesi in via di sviluppo, sia nelle society benestanti. Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto del mondo. E ogni anziano, e – ho parlato del bambino: andiamo agli anziani, altro punto! E ogni anziano, anche se infermo o alla fine dei suoi giorni, porta in se il volto di Cristo. Non si possono scartare, come ci propone la “cultura dello scarto”! Non si possono scartare!
Il terzo aspetto e un mandato: siate testimoni e diffusori di questa “cultura della vita”. Il vostro essere cattolici comporta una maggiore responsabilità: anzitutto verso voi stessi, per l’impegno di coerenza con la vocazione cristiana; e poi verso la cultura contemporanea, per contribuire a riconoscere nella vita umana la dimensione trascendente, l’impronta dell’opera creatrice di Dio, fin dal primo istante del suo concepimento. E questo un impegno di nuova evangelizzazione che richiede spesso di andare controcorrente, pagando di persona. II Signore conta anche su di voi per diffondere il “vangelo della vita”.
Cari amici medici, voi che siete chiamati a occuparvi della vita umana nella sua fase iniziale, ricordate a tutti, con i fatti e con le parole, che questa e sempre, in tutte le sue fasi e ad ogni età, sacra ed e sempre di qualità E non per un discorso di fede – no, no – ma di ragione, per un discorso di scienza! Non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non esiste una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra. La credibilità di un sistema sanitario non si misura solo per l’efficienza, ma soprattutto per l’attenzione e l’amore verso le persone, la cui vita sempre 6 sacra e inviolabile». ( dal Discorso di Papa Francesco ai partecipanti all’incontro promosso dalla Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici Sala Clementina, 20 settembre 2013)
… «Cari genitori, vi sono grato per l’esempio di amore alla vita, che voi custodite dal concepimento alla fine naturale, pur con tutte le difficolta e i pesi della vita, e che purtroppo le pubbliche istituzioni non sempre vi aiutano a portare. Giustamente voi ricordate che la Costituzione Italiana, all’articolo 31, chiede un particolare riguardo per le famiglie numerose; ma questo non trova adeguato riscontro nei fatti. Resta nelle parole. Auspico quindi, anche pensando alla bassa natalità che da tempo si registra in Italia, una maggiore attenzione della politica e degli amministratori pubblici, ad ogni livello, al fine di dare il sostegno previsto a queste famiglie. Ogni famiglia e cellula della società, ma la famiglia numerosa e una cellula più ricca, pin vitale, e to Stato ha tutto l’interesse a investire su di essa!> (Dal Discorso di Papa Francesco all’Associazione Nazionale delle Famiglie Numerose Aula Paolo VI, 28 dicembre 2014)
di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys
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