Paolo Ondarza – Città del Vaticano per Vaticannews.va
“La risurrezione di Gesù non è solo una notizia stupenda, ma qualcosa che cambia la nostra vita completamente e per sempre!”. Commentando il Vangelo del Lunedì dell’Ottava di Pasqua durante la preghiera del Regina Caeli dalla finestra del Palazzo Apostolico rivolto ai fedeli in Piazza San Pietro, Francesco si sofferma sulla gioia delle donne descritte dal Vangelo di Matteo, sulla loro corsa nel dare l’annuncio ai discepoli.
È una gioia, osserva il Vescovo di Roma, che nasce dall’incontro vivo con il Risorto al sepolcro e le spinge a diffondere quanto hanno visto.
Ognuno di noi è chiamato ad esserne testimone e a condividere la gioia. È un’esperienza simile, ma molto più grande, osserva il Pontefice, a quella del ragazzo che non vede l’ora di mostrare ai propri genitori il bel voto preso a scuola, della famiglia che comunica la nascita di un bambino o del giovane che raggiunge i primi successi sportivi.
Proviamo a ricordare, ciascuno di noi, un momento tanto felice che era persino difficile esprimerlo a parole, ma che abbiamo desiderato raccontare subito a tutti.
Le donne corrono ad annunciare non solo una notizia stupenda, ma “qualcosa che cambia la nostra vita completamente e per sempre: la vittoria della vita sulla morte, della speranza sullo sconforto”. Gesù squarcia il buio del sepolcro, vive per sempre e la sua presenza riempie di luce ogni cosa.
Con Lui ogni giorno diventa la tappa di un cammino eterno, ogni “oggi” può sperare in un “domani”, ogni fine in un nuovo inizio, ogni istante è proiettato oltre i limiti del tempo, verso l’eternità.
“La Resurrezione è nostra”, “non è qualcosa di lontano, ma vicinissima”, “ci è donata” infatti “nel Battesimo”. Fonte della gioia è l’incontro con il Risorto. Da qui l’invito di Francesco a cercarlo “nell’Eucarestia, nel perdono, nella preghiera, nella carità vissuta”, nell’annuncio e nella testimonianza:
Non rinunciamo alla gioia della Pasqua! La gioia, quando si condivide, aumenta. Condividiamo la gioia!
Nel giorno del Lunedì dell’Angelo, in cui continua la gioia della Pasqua, Francesco ringrazia per gli auguri ricevuti in questo periodo centrale dell’Anno liturgico. Il Papa esprime inoltre l’auspicio che il dono della pace possa illuminare le regioni del mondo ancora dilaniate dall’orrore di laceranti conflitti, dalla piaga della povertà:
Cari fratelli e sorelle, rinnovo a tutti gli auguri pasquali e ringrazio di cuore coloro che, in diversi modi, mi hanno inviato messaggi di vicinanza e di preghiera. A queste persone, famiglie e comunità giunga il dono della pace del Signore Risorto. E vorrei che questo dono della pace arrivasse là dove più ce n’è bisogno: alle popolazioni stremate dalla guerra, dalla fame, da ogni forma di oppressione.
Dal Papa, poi, l’affettuoso saluto “ai romani e pellegrini di diversi Paesi” giunti in Piazza San Pietro per il Regina Caeli. Prima della preghiera mariana, il Pontefice aveva ricordato che “la risurrezione di Gesù non è solo una notizia stupenda, ma qualcosa che cambia la nostra vita”.
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