Un incoraggiamento a sostenere le comunità ecclesiali locali e un ringraziamento per l’opera di contemplazione, di studio e ricerca delle testimonianze archeologiche e di accompagnamento dei pellegrini: è quanto contiene la lettera che Papa Francesco ha inviato al custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, in occasione degli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa.
La lettera è stata consegnata dal prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, card. Leonardo Sandri, in visita in Terra Santa dal 16 al 21 ottobre in occasione delle celebrazioni della ricorrenza, nel corso del Pontificale presieduto questa mattina presso la chiesa di San Salvatore a Gerusalemme. “Assidui nella contemplazione e nella preghiera, semplici e poveri, obbedienti al Vescovo di Roma – si legge nel testo – siete impegnati anche nel presente a vivere nella Terra Santa accanto a fratelli di diverse culture, etnie e religioni, seminando pace, fraternità e rispetto. A tutti è nota la vostra disponibilità ad accompagnare i passi dei pellegrini provenienti da ogni parte del mondo attraverso l’accoglienza e la guida. Vi siete dedicati alla ricerca delle testimonianze archeologiche e allo studio attento delle Sacre Scritture. Non voglio dimenticare, oltre alla custodia e all’animazione dei Santuari, il vostro impegno al servizio della Comunità ecclesiale locale. Vi incoraggio a perseverare lieti nel sostenere questi nostri fratelli, soprattutto i più poveri e i più deboli; nell’educazione della gioventù – che spesso rischiano di perdere la speranza in un contesto ancora senza pace –; nell’accoglienza degli anziani e nella cura degli infermi, vivendo concretamente nel quotidiano le opere di misericordia. Da papa Francesco anche il rinnovo del mandato della custodia dei Luoghi Santi, in unione ‘ai miei venerati Predecessori, a partire da Clemente VI’”.
“Voi siete ambasciatori dell’intero Popolo di Dio, che con liberalità vi ha sempre sostenuto, in particolare attraverso la ‘Colletta per la Terra Santa’, che contribuisce a far sì che nella Terra di Gesù la fede sia resa visibile dalle opere. In modo speciale – conclude Francesco – vi sostiene, a nome del Successore di Pietro, la Congregazione per le Chiese Orientali, che, in questi stessi giorni, celebra il proprio centenario”.
Fonte agensir.it