Parlavamo anche della Lettera Apostolica ‘Admirabile Signum’, attraverso tale lettera il Papa ricordava l’importanza del Presepe.
Ieri pomeriggio, per sottolineare ancora una volta quanto sia importante rispettare questa tradizione, il Papa ha visitato la mostra dei 100 Presepi.
Si è recato cosi, alle ore 16.10 in via dell’Ospedale alle 16.10,
Il Pontefice è rimasto in visita più di mezz’ora, palesando interesse ed ammirazione per ogni opera esposta.
Il Papa è stato accolto dall’arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che “lo ha accompagnato illustrando le opere presenti ” – come riporta un comunicato del Vaticano.
Il documento continua cosi: “Nel corso della visita il Santo Padre ha salutato individualmente i presepisti e gli artisti accompagnati dalle loro famiglie”.
Erano presenti anche coloro che hanno realizzato i Presepi ed il coro che peraltro aveva già cantato durante il giorno dell’inaugurazione della mostra.
Il Coro di cui parlaimoa è quello da Camera della Scuola Coristica “Kodály” di Budapest,
Ricordiamo che l’8 dicembre erano presenti anche l’Ambasciatore d’Ungheria presso la Santa Sede – Eduard Habsburg-Lothringen, ed il vescovo Ferenc Cserháti, ausiliare di Esztergom-Budapest.
Il primo presepe visto dal Papa è stato quello dove è rappresentato egli stesso, nel suo abito bianco fatto all’uncinetto.
Il Pontefice ha proseguito la visita guidato dai maestri presepisti che mostravano e spiegavano le loro creazioni.
La scena della natività di Gesù, presentata dai presepisti, si svolge tra: materiali di riciclo come vetro e carta, tra i disegni dei bambini e tra le cose più preziose come il corallo.
Il Papa ha poi recitato una preghiera e benedetto i presenti, mentre il Coro, giunto in Vaticano con una delegazione ungherese, ha eseguito alcuni brani natalizi.
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Al termine del pomeriggio, monsignor Rino Fisichella ha sottolineato che la visita del Papa ha confermato quanto scritto nella Lettera Admirabile signum circa il significato e il valore del presepio.
“Il fatto che il Papa abbia voluto visitare la mostra e che era pieno di stupore e meraviglia, sottolinea ancora una volta quanto il presepio sia un’autentica opera di evangelizzazione”.
Monsignor Fisichella ha poi aggiunto che Papa Francesco si è soffermato su ogni opera e per ogni espositore ha avuto una parola.
“Il Papa si è interessato ad ogni presepio e ha manifestato quanto sia importante la vicinanza a queste cose semplici che tuttavia rivestono una grande spiritualità”.
I maestri sono rimasti stupiti dalla partecipazione del Pontefice, Massimo Brini per esempio, presepista della provincia di Pisa, si esprime cosi: “Faccio il presepe da circa 40 anni, è sempre stata una mia passione. Al Papa ho fatto vedere come funziona quello che ho realizzato per la mostra.
Ho pensato ai bambini e al fatto che, mentre vedono i personaggi del presepe, sono invogliati a toccare, a vedere da vicino come sono fatti. Così ho messo tre pulsanti che se spinti illuminano alcune scene. Con uno si suona la campana, con un altro canta il gallo, con un altro girano i pastori”.
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