Papa Francesco, durante l’Angelus, ha richiamato l’attenzione sul valore dell’autorità come servizio agli altri, prendendo spunto dal Vangelo della domenica.
Il Santo Padre ha spiegato come Gesù stesso abbia denunciato l’atteggiamento ipocrita di alcuni scribi, i quali, pur godendo di grande prestigio, abusavano del proprio ruolo per ottenere privilegi e manipolare gli altri, nascondendosi dietro una falsa rispettabilità. Cristo ci invita a esercitare l’autorità come occasione di servizio umile, di sacrificio di sé, mostrando una tenerezza paterna e materna verso i più bisognosi.
Il Papa sottolinea che Gesù, con la sua parola e il suo esempio, ci insegna che chi riveste un ruolo di potere è chiamato a guardare gli altri con rispetto, non per dominarli, ma per sollevarli e dare loro speranza. Nel Vangelo, Gesù smaschera l’ipocrisia di alcuni scribi, i quali, invece di essere veri servitori del popolo, si comportavano con arroganza e sfruttavano la loro posizione per ottenere vantaggi personali, allontanandosi dallo spirito di giustizia e umiltà che dovrebbero caratterizzare ogni autorità.
Papa Francesco ha descritto come alcuni di questi uomini dotti, investiti di prestigio e potere, si ponessero “al di sopra” degli altri. L’atteggiamento di superiorità, nascosto dietro una facciata di legalismo e falsa pietà, era un modo per ottenere privilegi e manipolare gli indifesi, finendo col commettere ingiustizie a danno dei più deboli. Il Pontefice ci esorta a riflettere sui nostri comportamenti, chiedendoci: “Come mi comporto con la mia autorità? Tratto gli altri con rispetto e generosità, o mi comporto con arroganza? So chinarmi verso i più fragili per aiutarli a rialzarsi?”
Per combattere l’ipocrisia dentro di noi, Papa Francesco suggerisce di invocare l’aiuto della Madonna, affinché ci sostenga nel “fare il bene senza apparire, con semplicità”. Questo richiamo alla trasparenza e alla semplicità è un invito a esaminare costantemente il proprio cuore per agire con umiltà e amore autentico verso il prossimo.
Al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha rivolto l’attenzione alla Conferenza sui Cambiamenti Climatici Cop29, che si terrà a Baku, esprimendo l’auspicio che questo summit possa contribuire alla protezione della nostra casa comune. Ha ricordato anche i tre anni dall’avvio della piattaforma “Laudato Si’”, lodando coloro che operano per promuovere la cura del creato. Inoltre, ha espresso vicinanza alle vittime dell’eruzione vulcanica sull’isola di Flores, in Indonesia, pregando per loro e per le popolazioni colpite.
Papa Francesco ha anche rinnovato il suo appello di solidarietà per le popolazioni spagnole colpite dalle recenti alluvioni. Chiede ai fedeli di riflettere su come ognuno di noi possa contribuire ad alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà, invitando a pregare e a offrire aiuto concreto, là dove possibile, come segno di vicinanza e condivisione delle difficoltà.
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