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Papa Francesco all’Angelus dell’Assunta: “Maria ci guida nel cammino”

Il Pontefice: “Osservo con preoccupazione la crisi umanitaria a Gaza, è urgente fermare i conflitti, liberare gli ostaggi e sostenere la popolazione esausta”

Maria, dopo aver ricevuto l’annuncio dall’Angelo, “non vede la notizia come un privilegio, ma esce prontamente di casa e si mette in cammino, con l’urgenza di chi desidera condividere quella gioia con gli altri e con il desiderio di servire la cugina”. Questo è quanto ha dichiarato Papa Francesco questa mattina, durante l’Angelus nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

“Questo primo viaggio – ha continuato il Papa – è simbolico di tutta la sua esistenza, poiché da quel momento Maria sarà sempre in movimento, seguendo Gesù come una discepola del Regno. E alla fine, il suo pellegrinaggio terreno si conclude con l’Assunzione al Cielo, dove, insieme a Suo Figlio, sperimenta per sempre la gioia della vita eterna”.

Maria – ha spiegato il Santo Padre – non è “una figura statica, ma in Lei possiamo riconoscere una sorella… con i sandali consumati… e con tanta fatica, dovuta al cammino intrapreso dietro al Signore e verso i fratelli, concludendo infine il suo percorso nella gloria del Cielo. La Vergine Santa è Colei che ci guida nel cammino, ricordandoci che anche la nostra esistenza è un continuo viaggio verso l’incontro definitivo”.

papafrancesco.angelus
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Al termine dell’Angelus, il Papa ha affidato a “Maria Regina della pace le preoccupazioni e le sofferenze delle popolazioni che in diverse parti del mondo sono afflitte da tensioni sociali e conflitti: Ucraina, Medio Oriente, Sudan, Myanmar. Possa la Madre celeste ottenere consolazione e un futuro di pace e armonia”.

“Sto seguendo con attenzione la gravissima crisi umanitaria a Gaza – ha proseguito Francesco – è necessario interrompere le ostilità su tutti i fronti, liberare gli ostaggi e fornire aiuto alla popolazione esausta. Esorto tutti a fare il possibile per evitare l’espansione del conflitto e a intraprendere la strada del dialogo per porre fine a questa tragedia al più presto. La guerra è sempre una sconfitta”.

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