‘La storia di Israele ci appartiene, storia di alleanza e di amore che conosce i suoi momenti positivi, ma è segnata anche da tradimenti e da rifiuti; Dio non si vendita di noi, dei nostri tradimenti e dei nostri peccati’, Lui continua a mettere in circolazione il vino nuovo del suo amore, cioè la misericordia’ sono le parole pronunciate da Papa Francesco questa domenica in piazza San Pietro prima della recita della preghiera mariana dell’Angelus, che ha dovuto riproporre la lettura delle parole di commento al Vangelo dall’inizio, dopo un piccolo problema all’impianto audio della piazza che impedivano ai fedeli l’ascolto delle sue parole. Il Santo Padre è ripartito dall’inizio riproponendo sorridendo il suo saluto alla piazza ,’Buongiorno’.
Le parole di Papa Francesco prima della recita dell’Angelus
La liturgia di questa domenica ci propone la parabola dei vignaioli, ai quali il padrone affida la vigna che aveva piantato e poi se ne va (cfr Mt 21,33-43). Così viene messa alla prova la lealtà di questi vignaioli: la vigna è affidata loro, che devono custodirla, farla fruttificare e consegnare al padrone il raccolto. Giunto il tempo della vendemmia, il padrone manda i suoi servi a raccogliere i frutti. Ma i vignaioli assumono un atteggiamento possessivo: non si considerano semplici gestori, bensì proprietari, e si rifiutano di consegnare il raccolto. Maltrattano i servi, al punto di ucciderli. Il padrone si mostra paziente con loro: manda altri servi, più numerosi dei primi, ma il risultato è lo stesso. Alla fine decide di mandare il proprio figlio; ma quei vignaioli, prigionieri del loro comportamento possessivo, uccidono anche il figlio.
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Cari fratelli e sorelle, invochiamo l’intercessione di Maria Santissima, affinché ci aiuti ad essere dappertutto, specialmente nelle periferie della società, la vigna che il Signore ha piantato per il bene di tutti e a portare il vino della misericordia del Signore.
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Le parole di Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus
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Cari fratelli e sorelle,
ieri a Milano è stato proclamato Beato padre Arsenio da Trigolo (al secolo Giuseppe Migliavacca), sacerdote dei Frati minori cappuccini e fondatore delle Suore di Maria Santissima Consolatrice. Lodiamo il Signore per questo umile suo discepolo, che anche nelle avversità e nelle prove – ne avuto tante – non perdette mai la speranza. Saluto con affetto tutti voi pellegrini, soprattutto le famiglie e i gruppi parrocchiali, provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo.
In particolare: i fedeli dell’Australia, della Francia e della Slovacchia, come anche quelli della Polonia che si uniscono spiritualmente ai connazionali che oggi celebrano la Giornata del Papa.
Saluto con affetto voi il gruppo del Santuario della Madonna di Fatima in Città della Pieve, accompagnati dal Cardinale Gualtiero Bassetti: cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a proseguire con gioia il vostro cammino di fede, sotto lo sguardo premuroso e tenero della nostra mamma celeste: Lei è il nostro rifugio e la nostra speranza! Andate avanti!
Saluto i fedeli di Grumo Appula, gli scout di Gioiosa Ionica, il coro parrocchiale di Siror (Trento) e i cresimandi di San Teodoro (Sardegna).
A tutti voi auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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A cura della Redazione Papaboys