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Papa Francesco all’Angelus: la fede e la preghiera aprono mente e cuore

Durante l’Angelus di domenica 11 agosto 2024, Papa Francesco ha offerto una profonda riflessione sulla centralità dell’ascolto nella vita cristiana, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, che narra l’episodio della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Il Santo Padre ha sottolineato come l’ascolto sia un elemento fondamentale del rapporto con Dio, invitando tutti i fedeli a riscoprire la bellezza e la necessità di questa pratica nella preghiera e nella vita quotidiana.

Gesù e l’invito all’ascolto

Nel suo discorso, il Papa ha evidenziato come, nel momento della Trasfigurazione, una voce dal cielo si rivolse ai discepoli, dicendo: “Ascoltatelo”. Questo comando divino non è solo un invito a prestare attenzione alle parole di Gesù, ma anche a fare spazio a Lui nei nostri cuori e nelle nostre vite. L’ascolto, ha spiegato Papa Francesco, non è un atto passivo, ma richiede impegno, silenzio interiore e apertura alla volontà di Dio.

L’importanza del silenzio nella preghiera

Papa Francesco ha poi sottolineato l’importanza del silenzio nella preghiera. In un mondo frenetico e spesso rumoroso, il silenzio diventa uno strumento prezioso per poter ascoltare la voce di Dio. Il Santo Padre ha esortato i fedeli a dedicare ogni giorno del tempo alla preghiera silenziosa, che permette di entrare in profonda comunione con il Signore e di ascoltare la Sua voce che parla al cuore.

La preghiera come dialogo

La preghiera, ha continuato il Papa, non è solo un parlare a Dio, ma soprattutto un dialogo in cui dobbiamo essere pronti ad ascoltare. “Molte volte, la nostra preghiera può diventare un monologo”, ha osservato Francesco, “ma il vero incontro con Dio avviene quando lasciamo spazio alla Sua Parola e permettiamo che sia Lui a guidare i nostri passi”.

La Trasfigurazione come simbolo di speranza

Infine, riflettendo sull’episodio della Trasfigurazione, Papa Francesco ha ricordato che essa rappresenta un segno di speranza per tutti i cristiani. Gesù, trasfigurandosi davanti ai discepoli, mostra loro la gloria che li attende e li prepara alle prove che verranno. Questo evento ci ricorda che, nonostante le difficoltà e le sofferenze della vita, siamo chiamati a guardare oltre, confidando nella promessa della vita eterna.

Conclusione

Concludendo la sua catechesi, il Papa ha invitato tutti a seguire l’esempio dei discepoli sul monte Tabor: ascoltare Gesù con cuore aperto e disponibile, permettendo che la Sua Parola trasformi la nostra vita. L’invito è a riscoprire la potenza del silenzio e della preghiera come vie privilegiate per incontrare Dio e lasciarsi guidare da Lui nel cammino quotidiano.

Papa Francesco, con la sua consueta profondità e semplicità, ci ha ricordato ancora una volta quanto sia importante coltivare l’ascolto nella nostra vita spirituale, per poter vivere pienamente la nostra fede e testimoniare la presenza di Cristo nel mondo.

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