All’Angelus di questa domenica Papa Francesco ci invita ad affidarci ogni giorno, dalla mattina, alla parola di Gesù, per orientare il cammino quotidiano. Fratelli e sorelle – ha detto Francesco – approfittiamo di questo tempo di vacanze, per fermarci e metterci in ascolto di Gesù. Oggi si fa sempre più fatica a trovare momenti liberi per meditare.
Per tante persone i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, senza fretta
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo della Liturgia di questa domenica ci presenta un vivace quadretto domestico con Marta e Maria, due sorelle che offrono ospitalità a Gesù nella loro casa (cfr Lc 10,38-42). Marta si dà subito da fare per l’accoglienza degli ospiti, mentre Maria si siede ai piedi di Gesù per ascoltarlo.
Allora Marta si rivolge al Maestro e gli chiede di dire a Maria che l’aiuti. La lamentela di Marta non sembra fuori luogo; sentiamo anzi di darle ragione. Eppure Gesù le risponde: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10,41-42).
È una risposta che sorprende. Ma Gesù molte volte ribalta il nostro modo di pensare. Chiediamoci allora perché il Signore, pur apprezzando la generosa premura di Marta, afferma che l’atteggiamento di Maria è da preferire.
La “filosofia” di Marta sembra questa: prima il dovere, poi il piacere. L’ospitalità, in effetti, non è fatta di belle parole, ma esige che si metta mano ai fornelli, che ci si dia da fare in tutto ciò che occorre perché l’ospite possa sentirsi ben accolto. Questo, Gesù lo sa molto bene. E difatti riconosce l’impegno di Marta. Però, vuole farle capire che c’è un ordine di priorità nuovo, diverso da quello che fino ad allora aveva seguito.
Maria ha intuito che c’è una “parte migliore” a cui va dato il primo posto. Tutto il resto viene dopo, come un corso d’acqua che scaturisce dalla sorgente. E che cos’è questa “parte migliore”? È l’ascolto delle parole di Gesù. Dice il Vangelo: «Maria, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola» (v. 39).
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Notiamo: non ascoltava in piedi, facendo altro, ma si era seduta ai piedi di Gesù. Ha capito che Lui non è un ospite come gli altri. A prima vista sembra che sia venuto a ricevere, perché ha bisogno di cibo e di un alloggio. In realtà, il Maestro è venuto per donarci sé stesso mediante la sua parola.
La parola di Gesù non è astratta, è un insegnamento che tocca e plasma la vita, la cambia, la libera dalle opacità del male, appaga e infonde una gioia che non passa: è la parte migliore. Per questo Maria le dà il primo posto: si ferma e ascolta. Il resto verrà dopo. Questo non toglie nulla al valore dell’impegno pratico, però esso non deve precedere, ma sgorgare dall’ascolto della parola di Gesù, dev’essere animato dal suo Spirito. Altrimenti si riduce a un affannarsi e agitarsi per molte cose, a un attivismo sterile.
Fratelli e sorelle, approfittiamo di questo tempo di vacanze, per fermarci e metterci in ascolto di Gesù. Oggi si fa sempre più fatica a trovare momenti liberi per meditare. Per tante persone i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, senza fretta.
Lasciamoci interrogare da quelle pagine, domandandoci come sta andando la nostra vita, se è in linea con ciò che dice Gesù. In particolare, chiediamoci: quando inizio la giornata, mi butto a capofitto nelle cose da fare, oppure cerco prima ispirazione nella Parola di Dio?
Se al mattino usciamo di casa serbando nella mente una parola di Gesù, la giornata acquisterà un tono segnato da quella parola, che ha il potere di orientare le nostre azioni secondo ciò che vuole il Signore.
La Vergine Maria ci insegni a scegliere la parte migliore, che non ci sarà mai tolta.
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