Categorie: Sancta Sedes

Papa Francesco all’Angelus: stiamo vivendo il tempo della misericordia

All’Angelus di questa domenica Papa Francesco ha approfondito il significato della festa del Battesimo del Signore, sottolineando che con questo evento “è finito il tempo dei cieli chiusi”: siamo nel tempo della misericordia.

Possiamo incontrare Cristo nei poveri, nei malati, nei carcerati
Il Battesimo di Gesù squarcia i “cieli chiusi”, che stanno ad indicare la separazione tra Dio e l’uomo, conseguenza del peccato. “Il peccato – ha affermato Papa Francesco – ci allontana da Dio e interrompe il legame tra la terra e il cielo, determinando così la nostra miseria e il fallimento della nostra vita. I cieli aperti indicano che Dio ha donato la sua grazia”. Adesso, “ciascuno di noi ha la possibilità di incontrare il Figlio di Dio, sperimentandone tutto l’amore e l’infinita misericordia”:

“Lo possiamo incontrare realmente presente nei Sacramenti, specialmente nell’Eucaristia. Lo possiamo riconoscere nel volto dei nostri fratelli, in particolare nei poveri, nei malati, nei carcerati, nei profughi: essi sono carne viva del Cristo sofferente e immagine visibile del Dio invisibile”.

Oggi c’è tanto bisogno di misericordia
“C’è tanto bisogno oggi di misericordia – ha detto il Papa – ed è importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali”:

“Avanti! Noi stiamo vivendo il tempo della misericordia, questo è il tempo della misericordia!”.

Lo Spirito Santo spinge a portare il Vangelo in tutto il mondo


Nel Battesimo di Gesù – ha poi proseguito – c’è la discesa dello Spirito Santo, che – ha sottolineato – è “il grande dimenticato nelle nostre preghiere”, ma è il medesimo Spirito che guida l’esistenza cristiana. “Porre sotto l’azione dello Spirito Santo la nostra vita di cristiani e la missione, che tutti abbiamo ricevuto in virtù del Battesimo, significa ritrovare coraggio apostolico necessario per superare facili accomodamenti mondani”:

“Un cristiano e una comunità ‘sordi’ alla voce dello Spirito Santo, che spinge a portare il Vangelo agli estremi confini della terra e della società, diventano anche un cristiano e una comunità ‘muti’ che non parlano e non evangelizzano”.

Invito a pregare per il viaggio in Asia
Al termine della preghiera mariana, il Papa ripete il suo invito a ricordare il giorno del proprio Battesimo e parla del suo imminente viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine. Ieri sera si è recato a pregare nella Basilica di Santa Maria Maggiore in vista di questa sua nuova missione:

“Vi chiedo per favore di accompagnarmi con la preghiera e chiedo anche agli srilankesi e ai filippini che sono qui a Roma che preghino specialmente per me per questo viaggio. Grazie!”.

Il servizio di Sergio Centofanti per la Radio Vaticana

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