Oggi, durante l’Angelus, Papa Francesco ha riflettuto sul miracolo dei pani e dei pesci, offerto dalla liturgia del giorno, e sulle tre azioni che Gesù ripete nell’Ultima Cena.
Il Pontefice ha sollevato una domanda incisiva: “Credo davvero, per grazia di Dio, di avere qualcosa di unico da donare ai fratelli, oppure mi sento anonimamente ‘uno fra i tanti’? Sono protagonista di un bene da donare? Sono grato al Signore per i doni con cui continuamente mi manifesta il suo amore? Vivo la condivisione con gli altri come un momento di incontro e di arricchimento reciproco?”
Papa Francesco ha esortato i fedeli a riconoscere il proprio valore e a dire il proprio “sì”, anche quando ciò che si ha da offrire sembra insignificante rispetto ai bisogni del mondo. Ha citato l’esempio del ragazzo che dona cinque pani, un gesto che può sembrare piccolo ma che, nelle mani di Dio, diventa la materia per il miracolo più grande: la sua presenza tra noi per la salvezza del mondo.
Il Papa ha poi parlato del significato della gratitudine: “Tutto quello che ho è dono tuo, e per ringraziarti io posso solo ridarti quello che Tu per primo mi hai donato aggiungendo qualcosa, dire al Signore ti amo”. Un amore, seppur piccolo, che Dio riceve con gioia.
Infine, ha sottolineato l’importanza della condivisione, paragonandola alla Comunione durante la Messa: “Nella Messa è la Comunione, quando insieme ci accostiamo all’altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo: frutto del dono di tutti trasformato dal Signore in cibo per tutti. È un momento bellissimo, che ci insegna a vivere ogni gesto d’amore come dono di grazia, sia per chi dà sia per chi riceve”.
Dopo la preghiera mariana, il Papa ha rivolto un pensiero alle vittime della frana in Etiopia e ha denunciato l’ipocrisia di un mondo che, mentre soffre per calamità e fame, continua a vendere armi e a bruciare risorse per alimentare le guerre. “Questo è uno scandalo che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare, e contraddice lo spirito olimpico”, ha affermato con forza, ricordando che “la guerra è una sconfitta”.
Papa Francesco ha poi ricordato la giornata degli anziani, sottolineando la loro solitudine e l’importanza di rafforzare l’alleanza tra generazioni: “Diciamo no alla solitudine degli anziani, il nostro futuro dipende dal rapporto tra nonni e nipoti”.
Concludendo, il Papa ha ribadito che, nonostante le sofferenze e le calamità del mondo, è essenziale promuovere la pace e la fratellanza, specialmente in un momento come quello dei giochi olimpici, simbolo di unità e collaborazione tra i popoli.
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