Vedere, avere compassione, insegnare: ecco i 3 verbi del Pastore secondo Papa Francesco che torna ad affacciarsi alla finestra dell’appartamento pontificio in occasione dell’Angelus di questa domenica 19 luglio.
Il Pontefice ha iniziato la riflessione sulla parola di Dio di questa Domenica salutando i pellegrini presenti in maniera simpatica, con queste parole: Cari fratelli e sorelle buongiorno. Vedo che siete coraggiosi con questo caldo in piazza! Complimenti!
Ecco le parole di Papa Francesco prima della recita della preghiera dell’Angelus.
Cari fratelli e sorelle, buon giorno!
il Vangelo di oggi ci dice che gli Apostoli, dopo l’esperienza della missione, sono contenti ma anche stanchi. E Gesù, pieno di comprensione, vuole dare loro un po’ di sollievo; e allora li porta in disparte, in un luogo appartato perché possano riposare un po’ (cfr Mc 6,31). «Molti però li videro partire e capirono… e li precedettero» (v. 32). E a questo punto l’evangelista ci offre un’immagine di Gesù di singolare intensità, “fotografando”, per così dire, i suoi occhi e cogliendo i sentimenti del suo cuore. Dice così l’Evangelista: «Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (v. 34).
il Vangelo di oggi ci dice che gli Apostoli, dopo l’esperienza della missione, sono contenti ma anche stanchi. E Gesù, pieno di comprensione, vuole dare loro un po’ di sollievo; e allora li porta in disparte, in un luogo appartato perché possano riposare un po’ (cfr Mc 6,31). «Molti però li videro partire e capirono… e li precedettero» (v. 32). E a questo punto l’evangelista ci offre un’immagine di Gesù di singolare intensità, “fotografando”, per così dire, i suoi occhi e cogliendo i sentimenti del suo cuore. Dice così l’Evangelista: «Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (v. 34).
Riprendiamo i tre verbi di questo suggestivo fotogramma: vedere, avere compassione, insegnare. Li possiamo chiamare i verbi del Pastore. Il primo e il secondo sono sempre associati nell’atteggiamento di Gesù: infatti il suo sguardo non è lo sguardo di un sociologo o di un fotoreporter, perché egli guarda sempre con “gli occhi del cuore”. Questi due verbi, vedere e avere compassione, configurano Gesù come Buon Pastore. Anche la sua compassione, non è solo un sentimento umano, ma è la commozione del Messia in cui si è fatta carne la tenerezza di Dio. E da questa compassione nasce il desiderio di Gesù di nutrire la folla con il pane della sua Parola.
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Ecuador, Bolivia e Paraguay
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Ho chiesto al Signore che lo Spirito di Gesù, Buon Pastore, mi guidasse nel corso del Viaggio apostolico che ho compiuto nei giorni scorsi in America Latina e che mi ha permesso di visitare l’Ecuador, la Bolivia e il Paraguay. Ringrazio Dio con tutto il cuore per questo dono. (…) E rinnovo la mia riconoscenza alle Autorità di questi Paesi per la loro accoglienza e collaborazione. Con grande affetto ringrazio i miei fratelli Vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate e tutte le popolazioni per il calore con cui hanno partecipato. Con questi fratelli e sorelle ho lodato il Signore per le meraviglie che ha operato nel Popolo di Dio in cammino in quelle terre, per la fede che ha animato e anima la sua vita e la sua cultura. E lo abbiamo lodato anche per le bellezze naturali di cui ha arricchiti quei Paesi. Il Continente latino-americano ha grandi potenzialità umane e spirituali, custodisce valori cristiani profondamente radicati, ma vive anche gravi problemi sociali ed economici. Per contribuire alla loro soluzione, la Chiesa è impegnata a mobilitare le forze spirituali e morali delle sue comunità, collaborando con tutte le componenti sane della società. Di fronte alle grandi sfide che l’annuncio del Vangelo deve affrontare, ho invitato ad attingere da Cristo Signore la grazia che salva e che dà forza all’impegno della testimonianza cristiana, a sviluppare la diffusione della Parola di Dio, affinché la spiccata religiosità di quelle popolazioni possa sempre essere testimonianza fedele del Vangelo.
Alla materna intercessione della Vergine Maria, che l’intera America Latina venera quale patrona col titolo di Nostra Signora di Guadalupe, affido i frutti di questo indimenticabile Viaggio apostolico.
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Ecco le parole di Papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus
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Cari fratelli e sorelle,
vi saluto tutti cordialmente, romani e pellegrini!
Saluto in particolare i giovani della Diocesi di Pamplona y Tudela, Spagna.
Saluto le Suore della Sacra Famiglia di Nazareth riunite a Roma per il Capitolo Generale; l’Orchestra di Offanengo-Casalbuttano; i Cori di Vigo Cavedine (Trento); i ragazzi volontari presso il Convento di Arco di Trento, i ragazzi di Meana Sardo e quelli partecipanti alla vacanza organizzata dall’INPS di Pomezia; i giovani dell’Azione Cattolica di Mellaredo e Rivale (Padova).
Auguro a tutti una buona domenica. Vi chiedo per favore di non dimenticarvi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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