Antonella Palermo – Città del Vaticano per Vaticannews.va
In Aula Paolo VI Francesco incontra circa 600 persone legate all’Associazione Retrouvaille, un servizio esperienziale per coppia in crisi offerto a coppie sposate o conviventi che soffrono gravi problemi di relazione, che sono in procinto di separarsi o già separate o divorziate, e che intendono ricostruire la loro relazione d’amore lavorando per salvare il loro matrimonio in crisi, ferito e lacerato. Prima dell’incontro con il Santo Padre, c’è stato lo spazio per alcune testimonianze e anche per l’ascolto di Fra’ Marco Vianelli, da due anni direttore dell’Ufficio Cei per la Famiglia. Il sacerdote ricorda che l’esperienza di accompagnamento delle famiglie ferite è risorsa preziosa, perché dalle ferite nascono il più delle volte delle feritoie. In questo tempo di Sinodo rilancia la sfida a non restare nei propri ambienti ma a offrire il ‘ricamo degli strappi’ come servizio utilissimo alla Chiesa.
Abbiate paura del conflitto, non delle crisi
Rivolgendosi alla rappresentanza presente oggi in Vaticano, il Papa si compiace di questo “ritrovarsi” insieme proprio durante l’Anno della Famiglia Amoris laetitia. Quello di cui dobbiamo aver paura è cadere nel conflitto – sottolinea il Papa – perché è difficile trovare soluzione nel conflitto. “Invece la crisi ti fa ballare un po’, ti fa sentire le cose brutte delle volte ma dalla crisi si può uscire, a patto che se ne esca migliori”. E aggiunge che dalla crisi difficilmente si può uscire da soli. Quindi esorta, a braccio, a non avere paura della crisi, ma ad avere paura del conflitto.
Le crisi coniugali come opportunità
Il Papa si sofferma subito sulla parola crisi che il periodo di pandemia ci ha reso purtroppo familiare. La crisi viene dal Papa considerata come “opportunità di fare un salto di qualità nella relazione”. E fa riferimento all’Esortazione Amoris laetitia nella parte dedicata alle crisi familiari (cfr 232-238). Prende in considerazione poi, sulla base del vissuto delle coppie, l’altra parola chiave: ferite.
Perché le crisi delle persone producono ferite, piaghe nel cuore e nella carne. “Ferite” è una parola-chiave per voi, fa parte del vocabolario quotidiano di Retrouvaille. Fa parte della vostra storia: infatti, voi siete coppie ferite che siete passate attraverso la crisi e siete guarite; e proprio per questo siete in grado di aiutare altre coppie ferite. Non siete andati fuori, non vi siete allontanati. Avete preso in mano la crisi per cercare una soluzione.
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