Adriana Masotti – Città del Vaticano
Papa Francesco dedica la catechesi all’udienza generale di questo mercoledì alla preghiera quotidiana, quella di ogni momento della nostra giornata e specifica: “per le strade, negli uffici, sui mezzi di trasporto…”. E lì, afferma, che “continua il dialogo con Dio: chi prega è come l’innamorato, che porta sempre nel cuore la persona amata, ovunque egli si trovi”. La preghiera è presente anche senza parole, e tutto diventa occasione per parlare con Dio. L’intelligenza umana, osserva il Papa, è “una facciata aperta sul mistero”, su ciò che la supera:
Questo mistero non ha un volto inquietante o angosciante: la conoscenza di Cristo ci rende fiduciosi che là dove i nostri occhi e gli occhi della nostra mente non possono vedere, non c’è il nulla, ma una grazia infinita. La preghiera cristiana trasfonde nel cuore umano una speranza invincibile: qualsiasi esperienza tocchi il nostro cammino, l’amore di Dio può volgerla in bene.
Papa Francesco cita poi un passo del Catechismo della Chiesa cattolica dove si sottolinea che è nelle vicende di ogni giorno che ci viene dato lo Spirito di Dio, è nel tempo presente che lo possiamo incontrare: “Né ieri né domani, oggi”. E sottolinea: “Oggi incontro Dio, sempre c’è l’oggi dell’incontro”.
Non esiste altro meraviglioso giorno che l’oggi che stiamo vivendo. La gente che vive sempre pensando nel futuro, nel futuro: “Ma, sarà meglio…”, ma non prende l’oggi come viene: è gente che vive nella fantasia, non sa prendere il concreto del reale. E l’oggi è reale, l’oggi è concreto. E la preghiera si fa nell’oggi. Gesù ci viene incontro oggi, questo oggi che stiamo vivendo. Ed è la preghiera a trasformare questo oggi in grazia, o meglio, a trasformare noi: placa l’ira, sostiene l’amore, moltiplica la gioia, infonde la forza di perdonare. In qualche momento ci sembrerà di non essere più noi a vivere, ma che la grazia viva e operi in noi mediante la preghiera.
La preghiera ci dà coraggio, ci accompagna nella vita. Preghiamo, dunque, per ogni cosa e per tutti, esorta il Papa, anche per quelli che non conosciamo, anche per chi ci è nemico:
La preghiera dispone a un amore sovrabbondante. Preghiamo soprattutto per le persone infelici, per coloro che piangono nella solitudine e disperano che ci sia ancora un amore che pulsa per loro. La preghiera compie miracoli; e i poveri allora intuiscono, per grazia di Dio, che, anche in quella loro situazione di precarietà, la preghiera di un cristiano ha reso presente la compassione di Gesù:
Gesù non ha giudicato il mondo, continua Papa Francesco, è venuto per salvarlo. E a braccio aggiunge:
È una brutta vita, di quelle persone che sempre giudicano gli altri, sempre stanno condannando, giudicando… è una vita brutta, infelice. Quando Gesù è venuto per salvarci. Apri il tuo cuore, perdona, giustifica gli altri, capisci, sii tu anche vicino agli altri, abbi compassione, abbi tenerezza: come Gesù.
Tutti siamo peccatori, ricorda ma amati da Dio ad uno ad uno. “Amando così questo mondo, amandolo con tenerezza – afferma – scopriremo che ogni giorno e ogni cosa porta nascosto in sé un frammento del mistero di Dio”.
Il Papa cita ancora un passaggio del Catechismo:
Pregare negli avvenimenti di ogni giorno e di ogni istante è uno dei segreti del Regno rivelati ai “piccoli”, ai servi di Cristo, ai poveri delle beatitudini. È cosa buona e giusta pregare perché l’avvento del Regno di giustizia e di pace influenzi il cammino della storia, ma è altrettanto importante “impastare” mediante la preghiera le umili situazioni quotidiane.
“Siamo esseri fragili”, conclude il Papa, ma saper pregare “è la più grande dignità”, è la nostra forza. Il Signore ci è vicino e la preghiera “ottiene miracoli”.
Nei saluti in lingua italiana, al termine della catechesi, Papa Francesco invita i fedeli ad un impegno costruttivo nel proprio contesto di vita: ” In una società che continua ad essere lacerata da contrasti e divisioni – esorta -, siate segno di un progetto di riconciliazione e di fraternità che affonda le sue radici nel Vangelo e nell’aiuto indispensabile della preghiera”. Infine ricorda che domani si celebrerà la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. E conclude: “Vi auguro di imitare la Madonna nella piena disponibilità alla volontà di Dio”.
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