Categorie: Sancta Sedes

Papa Francesco all’Udienza generale: Il timore di Dio ‘ci fa sentire come bambini nelle braccia del nostro Padre’

Papa Francesco ha fatto il suo ingresso in una piazza san Pietro affollata e gremita ancora prima del solito, oggi, alle 9.25. L’udienza generale ha avuto un prologo, subito prima, in Aula Paolo VI, dove Francesco ha salutato i malati e i disabili, accompagnati dai volontari. Al termine del consueto percorso lungo la piazza, durante il quale ha salutato e accarezzato i bambini, il Papa ha fatto fermare la jeep bianca scoperta, è sceso e ha salutato una delegazione di lavoratori della Fiat di Pomigliano d’Arco, in rappresentanza dei 250 dipendenti di Pomigliano, che ha consegnato al Santo Padre una Panda blu prodotta nello stabilimento Giambattista Vico. In questo modo gli operai hanno potuto coronare un desiderio espresso in una lettera indirizzata al Papa nell’ottobre 2013, all’indomani della sua visita in Assisi, durante la quale utilizzò per gli spostamenti un’altra Panda prodotta in quella fabbrica.

Fabbricanti di armi, mercanti di morte e corrotti: delle loro azioni un giorno “dovranno rendere conto a Dio”. Lo ha affermato Papa Francesco all’udienza generale di questa mattina, in Piazza San Pietro, dedicata al Timore di Dio, catechesi con la quale il Papa ha concluso la serie di meditazioni incentrate sui sette doni Spirito Santo.

Timore di Dio, ha spiegato all’inizio, “non significa avere paura di Dio

: no, non è quello! Sappiamo bene che Dio è Padre e che ci ama e vuole la nostra salvezza, e sempre perdona: sempre! Per cui non c’è motivo di avere paura di Lui! Il timore di Dio, invece, è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, rispetto e fiducia nelle sue mani. Questo è il timore di Dio: questo abbandono nella bontà del nostro Padre che ci vuole tanto bene!”.

Lo Spirito Santo, ha proseguito, “ci porta a sentirci così come siamo, cioè piccoli, con quell’atteggiamento – tanto raccomandato da Gesù nel Vangelo – di chi ripone tutte le sue preoccupazioni e le sue attese in Dio e si sente avvolto e sostenuto dal suo calore e dalla sua protezione, proprio come un bambino con il suo papà”. Questo, ha osservato Papa Francesco, ci fa “comprendere bene come il timore di Dio venga ad assumere in noi la forma della docilità, della riconoscenza e della lode, ricolmando il nostro cuore di speranza. Tante volte, infatti, non riusciamo a cogliere il disegno di Dio, e ci accorgiamo che non siamo capaci di assicurarci da noi stessi la felicità e la vita eterna. È proprio nell’esperienza dei nostri limiti e della nostra povertà, però, che lo Spirito ci conforta e ci fa percepire come l’unica cosa importante sia lasciarci condurre da Gesù fra le braccia del suo Padre”.

Il timore di Dio, ha soggiunto, “apre i cuori”, “ci fa prendere coscienza che tutto viene dalla grazia e che la nostra vera forza sta unicamente nel seguire il Signore Gesù e nel lasciare che il Padre possa riversare su di noi la sua bontà e la sua misericordia. Aprire il cuore perché la bontà e la misericordia di Dio vengano a noi”. Un cuore aperto “perché il perdono, la misericordia, la bontà, le carezze del Padre vengano a noi. Perché noi siamo figli infinitamente amati”.

Tuttavia, seguire il Signore “con umiltà, docilità e obbedienza” perché pervasi dal Timore di Dio non vuol dire – ha chiarito il Papa – farlo “con atteggiamento rassegnato e passivo, anche lamentoso, ma con lo stupore e la gioia, la gioia di un figlio che si riconosce servito e amato dal Padre. Il timore di Dio, quindi, non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in noi coraggio e forza! È un dono – ha precisato ancora – che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore”.

E qui, Papa Francesco ha messo in guardia poiché, ha asserito, “il dono del timore di Dio è anche un ‘allarme’ di fronte alla pertinacia nel peccato. Quando una persona vive nel male, quando bestemmia contro Dio, quando sfrutta gli altri, quando li tiranneggia, quando vive soltanto per i soldi, per la vanità o il potere o l’orgoglio, allora il santo timore di Dio ci mette in allerta: ‘Attenzione, con tutto questo potere, con tutti questi soldi, con tutto il tuo orgoglio, con tutta la tua vanità, non sarai felice!’ Nessuno – ha ribadito Papa Francesco – può portare con sé dall’altra parte né i soldi né il potere né la vanità né l’orgoglio: niente! Soltanto possiamo portare l’amore che Dio Padre ci dà, le carezze di Dio accettate e ricevute da noi con amore. E possiamo portare quello che abbiamo fatto per gli altri”.

Penso per esempio – ha insistito – alle persone che hanno responsabilità sugli altri e si lasciano corrompere: ma voi pensate che una persona corrotta sarà felice, dall’altra parte? No! Ma tutto il frutto della sua corruzione ha corrotto il suo cuore, e sarà difficile andare dal Signore. Penso a coloro che vivono della tratta di persone e del lavoro schiavo: voi pensate che questa gente abbia nel proprio cuore l’amore di Dio, uno che tratta le persone, uno che sfrutta le persone con il lavoro schiavo? No! Non hanno timore di Dio. E non sono felici: non lo sono”.

Penso, ha detto ancora, “a coloro che fabbricano armi per fomentare le guerre… Ma pensate, che mestiere è questo!”. “Sono sicuro – ha chiesto con ironia – che se io faccio adesso la domanda: quanti di voi sono fabbricanti di armi? Nessuno, nessuno: perché questi non vengono a sentire la Parola di Dio. Questi fabbricano la morte, sono mercanti di morte, che fanno questa mercanzia di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio”.

“Chiediamo al Signore – ha terminato Papa Francesco – la grazia di unire la nostra voce a quella dei poveri, per accogliere il dono del timore di Dio e poterci riconoscere, insieme a loro, rivestiti della misericordia e dell’amore di Dio, che è il nostro Padre, il nostro papà”. A cura di Redazione Papaboys

 

Ultimi articoli

Carlo Acutis e Frassati santi nel Giubileo, lo ha deciso Papa Francesco. Ecco le date

Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…

20 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 20 novembre 2024. Maria, Avvocata nostra, prega per noi!

Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…

20 Novembre 2024

Oggi, 20 novembre, festa di Sant’Edmondo: il patrono dei regali. Chiedigli una grazia che hai particolarmente a cuore

Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…

20 Novembre 2024

Inizia oggi, lunedì 18 novembre 2024, la potente novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…

18 Novembre 2024

Festa di oggi, 18 Novembre: è la Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo (Preghiera)

Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…

18 Novembre 2024

Triduo. Prega la Madonna della Salute (per i prossimi 3 giorni). Affidiamoci a lei da oggi, 18 novembre 2024

Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…

18 Novembre 2024